Il tribunale di Lucca respinge i ricorsi della famiglia Colombini e della cordata Faggyt Colortec. [aggiornamento].
13 settembre 2012 07:31
[aggiornamento]. Confcooperative di Lucca segnala che la domanda di affittanza della Cooperativa New Eurosak non è stata respinta dal Giudice e dal Curatore Fallimentare, ma è ancora giacente presso il Tribunale di Lucca affinché possa essere presa nella giusta considerazione la legittima richiesta dei suoi soci, tutti ex lavoratori dell’azienda stessa.
Nessun colpo di scena, ieri, al Tribunale fallimentare di Lucca, chiamato a pronunciarsi in merito a due ricorsi presentati dagli ex proprietari, la famiglia Colombini, e uno avanzato dalla cordata Faggyt Colortec, che si era vista respingere la richiesta di affittanza.
I giudici hanno anche respinto la richiesta avanzata dalla cooperativa New Eurosak, creata ad hoc dai lavoratori dell'azienda toscana per riprendere la produzione in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione, che dovrà dirimere la complessa vicenda giudiziaria.
In merito alla concessione dell'affittanza, in ogni caso, saranno il giudice delegato e la curatrice fallimentare a dover prendere una decisione. Nel frattempo l'azienda, che nello stabilimento di Porcari produce film tecnici per imballaggio industriale, rischia di restare ferma, con i lavoratori a casa senza lavoro, nonostante gli ordini in portafoglio.
La vicenda ha inizio nel gennaio di quest'anno, quando il Tribunale di Lucca, su istanza di Conai, respinge la proposta di concordato preventivo presentata dall'azienda, decretando così il fallimento e nominando un curatore e un commissario straordinario. Per qualche mese si riprende a produrre film, ma gli impianti vengono fermati nuovamente a luglio con la fine dell'esercizio provvisorio, non prorogato dalla curatela.
Nel frattempo, si cerca un acquirente: si fanno avanti prima la cordata Faggyt Colortec e, quando questa si ritira mancando precise garanzie in merito all'eventuale rientro degli ex-proprietari, si presenta la Selene, la cui proposta viene però respinta dai lavoratori.
Nel frattempo, la famiglia Colombini presenta ricorso alla Corte di Appello di Firenze per ottenere l'omologa del concordato preventivo. Il 14 giugno ottiene una sentenza favorevole, che non viene però riconosciuta come immediatamente esecutiva dal Tribunale di Lucca, che ricorre in Cassazione.
Quando i proprietari tornano a Firenze per chiedere ai giudici di integrare la sentenza con un'indicazione di provvisoria esecutività, anche nelle more di un ricorso in Cassazione, questi si vedono respingere la richiesta per mancanza di competenza. La palla rimbalza nuovamente a Lucca, dove ieri è stata pronunciata la sentenza. Che non sarà certamente l'ultima.
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