Un terzo degli imballaggi in plastica divenuto rifiuto viene riciclato, un terzo termovalorizzato, mentre il resto finisce in discarica. L'Italia potrebbe raggiungere i più virtuosi puntando sul recupero energetico.
6 novembre 2012 07:45
Che fine fanno gli imballaggi in plastica prodotti ogni anno in Europa? Secondo lo studio "Plastics -The Facts 2012" elaborato dalle associazioni di settore europee, vale la regola del terzo: il 33% circa dei rifiuti plastici da imballaggio prodotti l'anno scorso in Europa (EU27 + Svizzera e Norvegia), ovvero circa 5,24 milioni di tonnellate, è stato riciclato per via meccanica, un altro terzo circa è stato trasformato in energia, mentre solo il restante 33% ha trovato la strada della discarica.
Da notare che il 33,6% di riciclo meccanico (32,6% nel 2010) è un risultato ben al di sopra dell'obiettivo del 22,5% fissato dall'Unione Europea per i rifiuti da imballaggio in plastica; soglia raggiunta da tutti i paesi considerati nello studio, con solo due eccezioni: Malta e Cipro. Diciotto paesi su 29 hanno superato quota 30%, con il primo posto conquistato dall'Olanda, con un tasso record del 48,8%.
Non solo: anche grazie ai programmi di raccolta differenziata avviati nei paesi membri, la quota di packaging in plastica che non finisce in discarica (66,8%) è superiore a quella di altri settori applicativi; la media delle plastiche recuperate, infatti, si attesta al 59%. Questo perché gli imballaggi contribuiscono per il 62% al totale dei rifiuti in plastica, ma rappresentano l'83% di tutte le plastiche recuperate.
Come la raccolta, anche il recupero energetico dei rifiuti da imballaggio in plastica non è omogeneo nel continente: nove paesi superano il 50% e, anche grazie a ciò, riescono a limitare il conferimento in discarica intorno al 10%; Lussemburgo, Svizzera, Germania e Svezia sono ormai vicini all'obiettivo 'zero landfill'. Ma ci sono anche paesi che non fanno praticamente recupero energetico, con effetti negativi sul tasso di recupero complessivo; nove paesi inviano in discarica oltre il 50% dei rifiuti da imballaggio e tra questi anche il Regno Unito, che tocca quota 66% (fanno peggio solo Bulgaria, Grecia, Cipro e Malta).
In questa classifica, l'Italia si trova in una posizione intermedia, all'undicesimo posto su 29 paesi, con una percentuale del 30% di rifiuti avviati in discarica, proprio a causa della scarsa attenzione prestata al recupero energetico: in proporzione, infatti, ricicliamo per via meccanica più del Lussemburgo o della Danimarca, rispettivamente al primo e quattro posto tra i paesi più virtuosi. Con qualche termovalorizzatore in più, non faremmo fatica a scalare la classifica.
Lo studio "Plastics -The Facts" (leggi qui un'altra notizia sui consumi di plastiche in Europa) viene pubblicato ogni anno dalla Plastic Data Alliance, che riunisce PlasticsEurope, EuPC, EuPR ed EPRO.
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