Aquafil, ECNC Land & Sea Group e Star Sock vogliono produrre filo di nylon partendo da rifiuti marini.
19 marzo 2013 06:28
C'è anche il gruppo trentino Aquafil tra i promotori dell'iniziativa “The Healthy Seas, a Journey from Waste to Wear”, insieme con ECNC Land & Sea Group e Star Sock, uniti nella lotta al marine littering.
Obiettivo dell’iniziativa è di ridurre i rifiuti solidi presenti nell'ambiente marino, in particolare reti da pesca, attraverso il recupero e il riciclo del materiale abbandonato. Questo sarà trasformato in nuovo filo di nylon, che Aquafil commercializzerà con il marchio Econyl, per trovare nuova vita in prodotti come calze, costumi da bagno, biancheria intima e tappeti.
Nella prima fase, “Healthy Seas” si concentrerà su tre aree costiere europee: Mare del Nord (Paesi Bassi e Belgio), Mar Adriatico (Italia, Slovenia e Croazia) e Mar Mediterraneo (Spagna). Il completamento delle attività dei progetti pilota, consentirà ai tre partner di valutare l’efficacia delle azioni intraprese e valutarne la successiva replicabilità in aree diverse e ben più ampie.
La seconda fase individuerà procedure efficaci che scoraggino l'abbandono delle reti da pesca in mare, favorendone una gestione responsabile, così da permettere il loro recupero e la rigenerazione in nuovi prodotti. In questa fase, il progetto sarà esteso anche ad altre aree costiere.
Infine, durante la terza fase, saranno messe a punto proposte concrete e di facile implementazione, dirette ai legislatori nazionali ed europei, per garantire che gli sforzi compiuti attraverso Healthy Seas possano trasformarsi in risultati di lungo termine, anche attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Sarà anche costituito il Fondo “Healthy Seas” volto alla sensibilizzazione sui temi della salute e conservazione dei mari, il recupero delle reti da pesca abbandonate e al finanziamento di progetti locali che supportino concretamente gli obiettivi dell’iniziativa.
Aquafil, con sede ad Arco di Trento, è uno dei maggiori produttori europei di poliammide 6 per usi plastici e fibre sintetiche. Conta 13 impianti produttivi in sette paesi (Italia, Germania, Slovenia, Croazia, USA, Thailandia e Cina), dove sono occupati circa 2.200 addetti. Due anni fa, la società trentina ha avviato Econyl Regeneration System, un processo di rigenerazione industriale di poliammide 6 che parte da rifiuti pre-consumo (sfridi di lavorazione e oligomeri) e post consumo, quali reti da pesca, fluff (parte superiore di tappeti e moquette auto) e rifiuti tessili.
Gli altri due partner del progetto sono il produttore olandese di calze Star Sock ed ECNC Group, centro di competenza per la biodiversità e la sostenibilità costituito dal centro europeo per la conservazione della natura di Tilburg (Olanda), l'Unione Coastal & Marine (EUCC) di Leiden (Olanda) e il Centro Mediterraneo (MedCentre) di Barcellona, in Spagna.
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