Imprese della bioeconomia e Commissione Europea pronte a investire 3,8 miliardi di euro.
11 luglio 2013 06:31
Lo sviluppo economico dell'Europa potrebbe ripartire dalla bioeconomia, magari attraverso uno sforzo coordinato pubblico-privato? A Bruxelles sembrano crederci, tanto che la Commissione Europea e il Biobased Industries Consortium (BIC) hanno presentato un ambizioso programma di investimenti da 3,8 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo dei prodotti biobased in Europa entro il 2020. Un miliardo di euro sarà messo a disposizione dalla Commissione nell'ambito del piano di azione Horizon 2020 (2014-2020), mentre i restanti 2,8 miliardi saranno forniti dal settore privato.
Il piano Biobased Industries PPP rientra nell'Innovation and Investment Package della Commissione Europea, un pacchetto di misure volte a stimolare l'economia europea, creare nuovi posti di lavoro e rispondere alle sfide sociali attraverso la ricerca e l'innovazione.
Gli obiettivi del programma sono sviluppare il potenziale sottoutilizzato dei residui agricoli e forestali, diversificare i proventi degli agricoltori, rimpiazzare i feedstock fossili con biomasse nelle produzioni chimiche, creare nuovi comparti industriali e favorire l'occupazione. Inoltre, ottimizzare attraverso la ricerca e sviluppo i processi di bioraffinazione, incrementando la scala di produzione, e trovare o ampliiare i mercati per i prodotti biobased.
In quest'ottica, i settori saranno razionalizzati al fine di ottimizzare e creare nuove catene di valore, mettendo in contatto gli agricoltori direttamente con i consumatori. I progetti di sviluppo e best practice saranno estesi a tutti gli Stati membri al fine di implementare un nuovo mercato per la diffusione dei prodotti biobased.
Il Biobased Industries Consortium (BIC), raccoglie una cinquantina di società europee, di diversa dimensione, interessate allo sviluppo della bioeconomia. Ne fa parte anche l'italiana Novamont, che ha incentrato il suo sviluppo industriale sulle bioraffinerie integrate nel territorio.
L'AD di Novamont, Catia Bastioli, ha accolto favorevolmente il pacchetto di investimenti: "Biobased Industries PPP è un'iniziativa indispensabile per spingere l'Europa verso un nuovo percorso di reindustrializzazione attraverso la realizzazione di bioraffinerie integrate che agiscono in sinergia con il territorio locale - commenta Bastioli -. Ora più che mai abbiamo bisogno di utilizzare in modo efficiente le risorse a nostra disposizione e BRIDGE è una opportunità unica per sfruttare l’eccellenza europea nel campo della ricerca e delle tecnologie sul biobased e di avviare inoltre lo sviluppo di un’economia europea biobased con sostanziali vantaggi economici, ambientali e sociali".
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