Finanziate fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro l’anno attività di comunicazione per una corretta gestione del fine vita degli imballaggi in plastica compostabile.
11 giugno 2015 10:20
È stato siglato oggi a Roma un accordo tra Corepla/Conai, Assobioplastiche e Consorzio Italiano Compostatori (CIC) per favorire e promuovere la gestione ambientale degli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili attraverso attività di comunicazione che saranno finanziate da Corepla fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro l’anno.
Si tratta di una forma di compensazione a favore degli imballaggi in bioplastica che, pur non entrando nel circuito della raccolta differenziata per il riciclo meccanico (seguono invece la strada del rifiuto organico per compost), pagano, come tutti i produttori di packaging in plastica, il Contributo Ambientale, oggi pari a 188 euro a tonnellata.
Il protocollo, che scadrà alla fine del 2016, prevede l’insediamento di un gruppo di lavoro al quale parteciperanno rappresentanti di Conai, Corepla, Assobioblastiche e CIC, che avrà il compito di elaborare i progetti da sottoporre a finanziamento da parte del Consorzio.
“Le risorse saranno destinate a progetti di comunicazione, informazione ed educazione verso i cittadini e le pubbliche amministrazioni, al fine di promuovere una corretta separazione e gestione del rifiuto organico, ma serviranno anche per attività di studio, analisi e controllo dei materiali conferiti ai compostatori, al fine di aumentarne la qualità; tutte attività che fino ad oggi erano autofinanziate da compostatori e produttori di packaging compostabili”, spiega a Polimerica Marco Versari, presidente di Assobioplastiche. “Si tratta di un riconoscimento del ruolo della filiera delle bioplastiche, che contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti da imballaggio”.
"Grazie all’accordo con Corepla - conclude Versari -, avremo inoltre a disposizione risorse importanti per educare tutti gli stakeholder (aziende di trasformazione, commercianti, amministrazioni locali e cittadini) sul rispetto della normativa italiana che vieta la commercializzazione dei sacchi per l’asporto merci non biodegradabili e compostabili".
“È un’iniziativa che ho voluto portare avanti nonostante critiche e malumori provenienti dal mondo delle materie plastiche - dichiara il Presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo - Le bioplastiche sono ormai una realtà e non ha senso far finta che non esistano o continuare a fomentare rivalità tra materiali. Meglio creare un clima di collaborazione e attivare sinergie che possano favorire una corretta gestione di tutti i rifiuti plastici a fine vita”.
"L'accordo si inserisce pienamente nelle attività di promozione della raccolta differenziata di qualità perseguite da Conai/Corepla - nota il Presidente di Conai Roberto De Santis - Migliora la qualità di alcune frazioni di rifiuti di imballaggio in plastica riducendo il contenuto delle plastiche biodegradabili compostabili. Prevede la possibilità di favorire attività di ricerca nel settore per rendere progressivamente migliori prestazioni e riciclabilità”.
In dettaglio, saranno finanziate attività destinate a :
- supportare i Comuni nei programmi di inclusione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti organici;
- definire piani di comunicazione (campagne informative) per la valorizzazione ed il corretto sviluppo dei sistemi di raccolta e trattamento di questo tipo di imballaggi nella frazione organica;
- sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e le imprese verso la miglior gestione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nell’ottica di un consumo sostenibile delle risorse, della prevenzione della formazione di rifiuti e dell’incremento della raccolta differenziata di qualità;
- supportare l’attività di monitoraggio, ricerca e sperimentazione nella filiera del riciclo organico, anche in relazione alle diverse soluzioni impiantistiche esistenti e al maggior conferimento di imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili;
- implementare l’attività di ricerca universitaria istituendo e finanziando specifici progetti di ricerca.
Nela foto: i 4 Presidenti delle associazioni che hanno formato l'accordo, insieme al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti
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