14 luglio 2017 14:59
Industria 4.0 applicata all’industria delle materie plastiche era il tema del seminario organizzato l’11 luglio scorso dal Consorzio Proplast presso la sala conferenze del Parco Scientifico Tecnologico di Rivalta Scrivia (AL).
Dopo il benvenuto e l’introduzione ai lavori a cura di Giuseppe Augugliaro, direttore di Proplast e del responsabile commerciale Davide Vizzini, il convegno si è aperto con l’intervento di Alessandro Prete, direttore tecnico della società Lagor, sul tema dello Smart Manufacturing. Dopo una breve panoramica sulle tre grandi rivoluzioni industriali degli ultimi secoli, Prete ha presentato i tratti essenziali della quarta: un processo che si fonda su concetto di IoT (Internet of Things) e che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.
Industria 4.0 Plug & Play e standard di comunicazione di fabbrica erano i temi dell’intervento di Pierluigi Zenevre di Alleantia, società che ha come mission rendere la Internet of Things plug&play. Rivolgendosi alla platea, Zenevre ha sottolineato il “gap” della IoT tra due mondi, quello dei software sempre aggiornati e quello delle macchine tradizionali, spesso destinate all’obsolescenza. La sfida possibile dell’industria 4.0 è invece la field integration “liberando” i dati e rendendoli accessibili e fruibili in tempo reale.
Inject 4.0, l’industria 4.0 nella plastica è l’argomento affrontato da Matteo Ghiglia di Engel Italia, mentre Thomas Maier, senior sales manager T.I.G., ha presentato le caratteristiche del programma MES Authenting per la gestione completa della produttività in fabbrica, anche in ottica 4.0.
Edoardo Zilioli, corporate marketing manager di Gefran, ha quindi illustrato i vantaggi del monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro tramite sensori di deformazione, con possibilità di integrare il controllo qualità integrata nell’intero processo, misurandone i valori significativi.
La mattinata si è chiusa con l’intervento di Marco Belardi di Intertecnica e Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia, che ha spiegato i requisiti tecnici dei beni strumentali richiesti ai fini dell’iperammortamento, con un focus sulla perizia tecnica giurata: quando è necessaria, chi la può redigere, a cosa serve e per quali beni, i contenuti e quando un bene può essere definito interconnesso.
Nel pomeriggio è stato dato spazio ai Case studies aziendali proposti da Energys, Smart Factory, Rold, Pantostamp, Pcam e Cofran.
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