28 maggio 2018 09:00
Dopo tre anni di stasi, i consumi di PVC in Italia hanno mostrato l’anno scorso i primi timidi segnali di ripresa, crescendo del +3,1% a 670mila tonnellate, dalle 650.000 ton dell’anno precedente.
Secondo i dati contenuti nello studio “Il consumo di PVC in Italia – 2017”, realizzato da Plastic Consult per conto del PVC Forum Italia, il volume di PVC trasformato nel nostro paese tende sempre più a suddividersi equamente tra le due tipologie di polimero: il PVC rigido passa da 332.000 a 339.000 tonnellate, quello plastificato da 318.000 a 331.000 ton, grazie soprattutto alla crescita dei rivestimenti cavi, estrusione tubi/profilati ed estrusione film/foglia/lastra.
IN RIPRESA I CONSUMI NELLE COSTRUZIONI. L’edilizia si conferma anche nel 2017 il principale consumatore di PVC, con 205.000 tonnellate trasformate, in crescita del +4,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo così il 30,6% del totale. All’interno di questo comparto, le tubazioni in PVC rigido per fognature, tubi di scarico e in pressione (inclusi i tubi per fluidi industriali) hanno contribuito per 97.500 tonnellate, valore in aumento rispetto 2016. Positivo anche l’andamento di profili per serramenti e oscuramenti (leggi articolo).
MENO PVC NEL PACKAGING. L’imballaggio, pur rimanendo il secondo settore applicativo per consumi con 88.000 tonnellate, registra invece una flessione di circa il 6% rispetto alle 92mila ton del 2016.
Segno positivo - rileva lo studio - per i consumi nell’elettrotecnica (materiali elettrici e rivestimento cavi), agricoltura (tubi e raccordi irrigazione, copertura serra, legacci), tempo libero, articoli medicali e usi tecnici/valigeria (vedi tabella 2).
Una parte della produzione di PVC è stata incorporata in compound destinati all’export, pari a 27.000 tonnellate di PVC rigido e 60.000 tonnellate di plastificato, per un totale di 87.000 tonnellate, volume solo leggermente superiore ai livelli del 2016 (86.000 ton).
RICICLO. La produzione complessiva di PVC riciclato, dopo anni di stasi intorno alle 90.000 tonnellate, si stima che nel 2017 abbiano registrato un incremento superando quella soglia. Sono infatti aumentati i volumi di scarti pre-consumo avviati alla rigenerazione, mentre i quantitativi di rifiuti post- consumo (circa il 25% sul totale) non hanno mostrato variazioni significative rispetto all'anno precedente.
Il PVC rigido riciclato viene principalmente riutilizzato nella produzione di tubi, profilati e monofili per spazzole. Per quello plastificato, che assorbe il grosso del riciclato post-consumo, i principali impieghi si riscontrano nei tubi per giardinaggio, membrane impermeabilizzanti e calzature (suole).
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