5 ottobre 2018 12:23
L’associazione francese Groupement Plasturgie Automobile, che rappresenta i produttori di componenti auto in materiale plastico, ha lanciato un allarme sulla carenza di poliammide 66 sul mercato, che sta mettendo a dura prova le aziende del settore, insieme con gli elevati prezzi raggiunti da questi materiali, aumentati fino al 40% rispetto all’anno scorso, con variazioni anche di 1.500 euro a tonnellata nell'arco di 18 mesi.
“Solo cinque impianti a livello mondiale producono adiponitrile (ADN), uno dei componenti chiave delle poliammidi 66 - sottolinea l’associazione -: uno in Francia, uno in Giappone e tre negli Stati Uniti. Numerosi produttori di materie plastiche hanno dichiarato la Forza maggiore e interrotto la produzione di poliammide, imponendo delle quote ai propri clienti”.
Il problema è che questo polimero è difficilmente sostituibile, almeno in tempi brevi, perché qualificato dai principali costruttori di veicoli per le sue caratteristiche tecniche. “Il processo per ottenere l’approvazione di nuovi materiali rende difficile individuare soluzioni alternative nel breve periodo”, sottolinea Luc Messien, presidente di GPA. Oltre tutto, i potenziali materiali alternativi sono spesso poco disponibili in grandi volumi e più costosi.
“Stiamo chiedendo ai costruttori di autoveicoli di aiutarci, abbreviando i tempi di approvazione di nuovi materiali - aggiunge il direttore di GPA, Armelle Dumont - La carenza di polimero porterà alcune aziende nostre associate ad esaurire le scorte all’inizio del 2019, situazione che potrebbe mettere in pericolo l’intera filiera dell'auto. Deploriamo questa situazione, ma per il momento non abbiamo una soluzione!”
Secondo l'associazione, la supply chain di questo polimero è molto fragile e soggetta a interruzioni: “Oggi solo il 55% della capacità produttiva europea di PA66 è disponibile - denuncia Dumont -. Ma l’attuale domanda richiederebbe già ora un incremento di queste capacità: non è tempo di accelerare gli investimenti in Europa e rinnovare le linee esistenti?”.
Le poliammidi 66 sono tra le materie plastiche più utilizzate nel mondo dell’auto, soprattutto sottocofano, grazie alle buone proprietà termiche, ma trovano crescente applicazione anche in altri settori, come l’industria elettronica, entrambi caratterizzati da elevati volumi produttivi.
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