29 ottobre 2019 08:34

Ventuno grandi città europee, parte del network Eurocities, hanno deciso di impegnarsi per ridurre i rifiuti plastici, adottare strategie e fissare target da raggiungere, aderendo alla Declaration on Curbing Plastic Waste and Littering (scaricabile QUI).

Il piano, lanciato dalla città di Oslo, è stato condiviso da Bergen, Braga, Bristol, Copenaghen, Firenze, Gent, Guimaraes, Amburgo, Helsinki, Malaga, Mannheim, Mezitli, Milano, Munster, Porto, Reims, Torino, Varna e Saragozza.

La dichiarazione impegna le città ad elaborare entro due anni un piano d’azione orientato all’eliminazione o alla significativa riduzione dell’impiego di articoli in materiale plastico non strettamente necessari e di quelli in plastica monouso. I firmatari si impegnano altresì a cooperare con le imprese e il mondo industriale per incentivare una rapida transizione dalle plastiche monouso a prodotti più sostenibili e ad avviare sistemi per la raccolta differenziata di tutti i rifiuti plastici. Gli obiettivi da raggiungere - spiegano i promotori dell’iniziativa - sono città più pulite, spiagge e corsi d’acqua senza rifiuti e minor ricorso all’incenerimento dei rifiuti.

“L’Unione Europea ha adottato misure ambiziose per ridurre con urgenza le plastiche monouso - afferma Olivier De-Clercq, responsabile delle politiche per la gestione dei rifiuti e riciclo della Direzione generale Ambiente presso la Commissione europea -. Uno degli obiettivi chiave della Plastics strategy UE adottata l’anno scorso è che tutti gli imballaggi devono essere riutilizzabili o riciclabili entro il 2030. Le città europee possono svolgere un ruolo chiave mettendo in atto azioni di prevenzione dei rifiuti di plastica, implementando una raccolta differenziata efficace, prevenendo la dispersione dei rifiuti e promuovendo la pulizia sul loro territorio”.

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