
Per sondare effetti e ricadute dell’
emergenza coronavirus (Covid-19) sulle aziende italiane,
Confindustria ha condotto qualche giorno fa (prima dell’allargamento della zona arancione alla Lombardia e ad altre 14 province) una
indagine online per sentire la voce delle imprese italiane, associate e non.
Al questionario hanno riposto oltre
4.000 aziende, consolidate in 3.171 dopo la pulizia dei dati. Come sottolinea la stessa Confindustria, il clima emergenziale può aver influito sulla
composizione del campione che - quindi - "non può considerarsi statisticamente rappresentativo della popolazione di imprese italiane, ma altamente indicativo di come venga percepita l’emergenza stessa su scala territoriale e settoriale”.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo ai risultati del sondaggio: il
65% dei rispondenti ha registrato
impatti sulla propria attività a causa della diffusione del
Covid-19 in Italia, con un impatto superiore alla media in Lombardia e Veneto, dove si è attestata intorno al 70%. Nel settore manifatturiero, il
60% delle imprese intervistate indica
effetti negativi, con problemi più evidenti per il settore dell’abbigliamento e della lavorazione dei pellami, della
chimica e dell’elettronica.
La diffusione del Covid-19 in Italia sta impattando negativamente sul
fatturato delle aziende, come indica il
27% dei rispondenti, mentre solo il
6% segnala effetti legati al danno degli
input produttivi, anche se quasi il 20% dei rispondenti ha sperimentato problemi di entrambi i tipi.
Per quanto riguarda l’entità della
perdita di fatturato, il 35% delle imprese ammette di non ha subito danni, circa il 25% ritiene di avere subito impatti trascurabili o gestibili attraverso piccoli aggiustamenti del piano aziendale, mentre il
17% segnala danni significativi, che implicheranno la
riorganizzazione del
piano aziendale.
Un
10% circa delle imprese teme di
non poter raggiungere gli obiettivi per l’anno in corso, se non addirittura di dover ricorrere a ridimensionamenti della struttura aziendale. Data l’elevata incertezza, molte imprese non si sentono ancora in grado di quantificare i danni. Il
5% dei rispondenti dichiara di aver dovuto già ricorrere all’uso della
cassa integrazione ordinaria a seguito della diffusione del Covid-19.
Infine, dall’indagine condotta emerge inoltre che il
24% dei rispondenti ha subito
danni a causa della mancata partecipazione o cancellazione di
fiere ed
eventi promozionali.
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