La notizia non giunge certo inaspettata, ma vedere i crudi numeri desta comunque inquietitudine: nel mese di
marzo, caratterizzato in gran parte dal ‘lockdown” dell’intero paese, le
immatricolazioni di nuove autovetture in Italia sono
crollate del
-85,4% a
28.326 unità, contro le 194.000 dello stesso mese del 2019, con
vendite praticamente
azzerate dopo la chiusura delle attività, a partire dall’11 marzo.
Nei
primi tre mesi dell’anno, il cumulato delle immatricolazioni si attesta così a
347.193 unità, con una flessione del
-35,5% sul primo trimestre dell’anno scorso.
“La filiera automotive si trova oggi di fronte ad una situazione senza precedenti, nel quadro della crisi economica più pesante dal secondo dopoguerra in cui la pandemia ci ha scagliato – commenta i dati
Paolo Scudieri, Presidente di
Anfia, l’associazione della filiera automotive italiana -. I numeri del mercato auto a marzo raccontano quindi la gravità e l’eccezionalità di questo momento, in cui viviamo un
doppio shock: sull’
offerta, con il blocco degli stabilimenti produttivi – per l’UE allargata al Regno Unito, Acea ha stimato per 16 giorni di chiusura una perdita di oltre 1,2 milioni di veicoli, di cui 78.000 in Italia, senza contare il fortissimo impatto sulla componentistica – e sulla
domanda, con l’inibizione dei consumi dovuta alla chiusura della rete di vendita".
"Fin da ora - aggiunge Scudieri -, bisogna fare i conti con le enormi preoccupazioni dei consumatori sull’impatto occupazionale della crisi come mostra il clima di fiducia in ulteriore calo a marzo, dopo la flessione di febbraio”.
“La risoluzione in tempi non brevi della drammatica crisi sanitaria da Covid-19, con gli effetti che la chiusura avrà sull’economia, e il tracollo, senza precedenti nella sua dimensione e velocità, del mercato auto che abbiamo visto nelle scorse settimane lasciano presagire una pesantissima caduta del mercato auto nel
2020, che potrebbe chiudere, nel migliore dei casi, intorno a
1.300.000 unità,
un terzo in meno rispetto al 2019”, è la previsione di
Michele Crisci, Presidente di
Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere.
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