27 ottobre 2021 08:50
Al lungo elenco di tecnopolimeri che possono vantare un contenuto di risorse rinnovabili attribuito mediante bilancio di massa si aggiungono ora le resine a base di polieterimmide (PEI) Ultem di Sabic.
Pur offrendo le stesse caratteristiche e prestazioni dei gradi convenzionali - comprese le omologazioni UL94 e FDA per il contatto con alimenti, nonché la rispondenza ai regolamenti Reach e RoHS - l'utilizzo di materie prime rinnovabili (tallolio proveniente dall'industria del legno) consente di ridurre la quantità di materie prime fossili di 25,5 kg per ogni tonnellata di Ultem prodotto, con benefici in termini di impronta di carbonio (inferiore del 10% rispetto a resine standard).
Ciò supporta il processo di decarbonizzazione di aziende che utilizzano questo tecnopolimero per applicazioni gravose in settori quali elettronica di consumo, aerospaziale, automotive, e - più in generale - dove è richiesta resistenza chimica e alle alte temperature, stabilità dimensionale e prestazioni meccaniche superiori.
La corrispondenza tra materie prime biobased impiegate e resine Ultem bioattribuite è calcolata mediante l'approccio mass-balance certificato ISCC Plus.
Le resine Ultem bioattribuite sono disponibili a livello globale, con forniture da stabilimenti in Europa, Asia-Pacifico e Nord America.
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