28 febbraio 2025 08:43
Non ha tenuto l'unità sindacale di fronte al piano di ristrutturazione varato dal gruppo ENI per le sue attività nella chimica (Versalis).
In un recente incontro tenutosi a Roma presso la sede del gruppo energetico italiano, la Filctem-Cgil ha abbandonato il tavolo e si è riservata di avviare un programma di mobilitazione e presidi, non escludendo di ricorrere a misure più drastiche (leggi articolo). Proprio oggi è stato proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore
in tutti i siti Versalis, per i lavoratori diretti, in occasione della prossima riunione al Ministero delle imprese e del made in Italy, che vedrà anche una manifestazione sotto la sede del dicastero.
Gli altri due grandi sindacati dei lavoratori chimici, Uiltec-Uil e Femca-Cisl, hanno invece deciso di proseguire nelle trattative, con l'obiettivo di siglare un protocollo d'intesa in occasione del prossimo incontro al Mimit, prendendo atto delle difficoltà di Versalis - che ieri ha presentato risultati in forte perdita (leggi articolo) - e del complesso scenario europeo.
Un primo risultato i sindacati lo hanno ottenuto e riguarda i due impianti di cracking che Versalis aveva deciso di chiudere. Per Priolo la fine è certa: l'impianto sarà chiuso entro fine anno e smantellato per far posto alla bioraffineria e all'impianto per il riciclo chimico con tecnologia Hoop.
Il cracker di Brindisi invece, sarà fermato entro fine mese, ma verrà posto in stato conservativo, ovvero potrebbe in futuro ripartire qualora le condizioni di mercato lo consentissero; ipotesi assai remota alla luce dell'attuale situazione in cui versa la chimica europea, ma che lascia comunque una porta aperta.
I sindacati seduti al tavolo vogliono mettere nero su bianco anche le garanzie sui livelli occupazionali (possibilmente anche per l'indotto) e il mantenimento delle attività chimiche negli altri impianti italiani, in particolare a Ferrara, Ravenna e Mantova, come ribadito sia da Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec (leggi articolo), sia da Nora Garofalo, Segretaria Generale Femca Cisl.
"Ora è importante che gli stakeholder istituzionali, nazionali e territoriali sottoscrivano un protocollo facendosi anch’essi parte attiva, affinché si dia subito il via agli iter autorizzativi e il piano si realizzi nei tempi indicati - sottolinea Nora Garofalo -. Gli attuali livelli occupazionali dei lavoratori diretti e di quelli dell’indotto dovranno essere garantiti insieme all’avanzamento del progetto di riconversione industriale e a una prospettiva di crescita. Le tre chiavi della sostenibilità sociale, economica e ambientale devono essere garantite in tutto il percorso”.
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