27 maggio 2025 08:43
European Bioplastics (EUBP) - associazione dei produttori europei di bioplastiche - ha rilasciato un position paper dedicato al compostaggio domestico di rifiuti organici, alternativa talvolta (anche se non sempre) percorribile al riciclo organico in impianti di compostaggio industriale.
Secondo l'associazione, sebbene non rientri formalmente tra le attività di riciclo ai sensi della Direttiva quadro sui rifiuti, il compostaggio domestico può rivelarsi un valido strumento per ridurre i volumi di organico conferiti ai sistemi di raccolta dei rifiuti.
La scelta di rendere un imballaggio o altro manufatto adatto anche al compostaggio domestico dipende dalla specifica applicazione, dalle normative nazionali o locali, e dalle infrastrutture disponibili.
In ambito UE, i paesi possono chiedere che alcuni prodotti siano compostabili anche a livello domestico, come ad esempio bustine di tè, capsule di caffè, etichette su frutta e verdura, oppure accessori da giardinaggio, che hanno più probabilità di essere conferiti nelle compostiere domestiche. Per l’agricoltura e l’orticoltura professionale, EUBP raccomanda invece la compostabilità industriale.
EUBP sottolinea che il compostaggio domestico non può sostituire quello industriale, ma rappresenta una modalità complementare in ambiti residenziali.
È però essenziale che i prodotti destinati a questo tipo di smaltimento siano certificati "home compostable", ovvero in grado di degradarsi in condizioni non controllate, a temperature più basse e con tempi più lunghi.
Esistono standard nazionali e relativi schemi di certificazione come “OK compost HOME” di TÜV Austria Belgium, la certificazione secondo lo standard francese NF T51-800 di DIN Certco o la norma italiana UNI 11183:2006.
Inoltre, a livello europeo, le norme EN 17427 (2022) ed EN 17428 (2023) stabiliscono i requisiti per i sacchetti adatti al compostaggio domestico e i metodi di prova per verificarne la disintegrazione.
L’associazione sostiene che, in ogni caso, un prodotto certificato per il compostaggio domestico debba esserlo anche per quello industriale, al fine di garantire la compatibilità con entrambi i flussi.
Infine, European Bioplastics raccomanda che i futuri standard europei sul compostaggio domestico previsti dal regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR) si basino sulle norme esistenti (EN 17427 e EN 17428) e vengano estesi a una più ampia gamma di prodotti, analogamente a quanto previsto dalla norma EN 13432 per il compostaggio industriale.
Vedi anche: Bioplastics in home composting (PDF)
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