I Presidenti delle associazioni imballaggio in plastica dei due paesi si sono incontrati a Parigi per fare il punto su materie prime e costi.
17 maggio 2011 05:59
I vertici delle associazioni che in Germania e in Francia rappresentano i produttori di imballaggi in plastica - Roland Roth di IK e Dominique-Paul Vallée di Elipso - si sono incontrati il 19 aprile scorso a Parigi per esaminare la situazione del mercato e valutare le sfide che interessano il settore, tra cui efficienza energetica, formazione e ambiente. Il tema principale dell'incontro è stato però l'andamento delle materie prime, sia riguardo alla disponibilità che al livello dei prezzi.
Lo scorso anno, i prezzi di tutte le materie plastiche sono cresciuti in modo continuo e significativo e non sono mancate tensioni sul fronte dell'offerta, con numerosi annunci di “force majeure” - si legge in una nota diramata da IK – E se quest'anno ci sono stati meno casi di shortage, i frequenti rinvii delle consegne hanno comportato comunque aumenti dei costi e disagi per i trasformatori.
A peggiorare le cose, la sospensione dei contratti trimestrali per i principali feedstock - etilene e propilene - ha portato a variazioni dei prezzi dei polimeri su base mensile e non più trimestrale. Un problema non secondario se si considera che, per i produttori di packaging in plastica, il costo delle resine può incidere fino all'80% sui costi totali. C'è poi l'aspetto della liquidità, che ha impattato pesantemente - in combinazione con l'aumento dei costi delle materie prime - sui bilanci delle imprese, con conseguenze finanziarie in alcuni casi "disastrose".
Le due associazioni, pur guardando con ottimismo allo sviluppo del settore, ritengono che sia necessario trovare nuove soluzioni per la gestione delle materie prime. Considerando l'estrema volatilità dei costi, occorre che i prezzi degli imballaggi siano più reattivi e che le aziende prendano in considerazione strumenti di copertura finanziaria (hedging). Allo stesso tempo - rilevano le due associazioni - il mercato dovrebbe prendere atto che il rischio relativo ai costi delle materie prime non può essere a carico esclusivamente dei produttori di packaging.
Elipso rappresenta l'industria francese del packaging flessibile e, più in generale, di quello in plastica. Con circa 130 associati, vale tra il 75% e il 90% dei diversi segmenti che compongono il comparto, che in Francia occupa quasi 40mila addetti in 320 imprese, per un giro di affari di circa 7 miliardi di euro. In Germania, IK Industrievereinigung Kunststoffverpackungen associa invece 300 aziende del packaging in plastica, pari a circa l'80% del totale. Le aziende tedesche di questo settore occupano circa 90mila addetti per un fatturato consolidato pari a circa 12 miliardi di euro
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