Polimeri Europa e Novamont danno vita alla joint-venture paritetica che a Porto Torres investirà 500 milioni di euro.
13 giugno 2011 16:00
E' stata costituita oggi a Milano, ma la sede sarà trasferita quanto prima a Porto Torres, la joint-venture tra Polimeri Europa (Gruppo ENI) e Novamont nella chimica verde. A presentare il progetto alla stampa erano presenti Catia Bastioli e Daniele Ferrari, nominati rispettivamente Amministratore delegato e Presidente della nuova società, che porta un nome legato al territorio: Matrica, che in dialetto gallurese significa “Madre”.
I dettagli industriali erano già stati anticipati alla firma del protocollo d'intesa con entri locali e sindacati, il 26 maggio scorso (leggi il nostro articolo) e domani i due manager voleranno a Porto Torres per incontrare nuovamente le parti sociali. Rispetto a quanto già detto, oltre al nome, si è saputo che Novamont conferirà brevetti e tecnologie per il 25% circa della sua quota, che ammonta a 250 milioni di euro essendo la joint-venture paritetica.
Pronti a partire. Il progetto, articolato in tre fasi, partirà immediatamente, non appena ricevute le ultime autorizzazioni: “Non abbiamo atteso la costituzione della società per iniziare a lavorare insieme – ha detto il CEO di Polimeri Europa, Daniele Ferrari – Ci stiamo preparando da mesi con gruppi di lavoro misti”. “E' un progetto concreto, concretissimo – aggiunge Catia Bastioli, CEO di Novamont - Abbiamo già depositato alcuni brevetti e siamo pronti ad iniziare i lavori per la costruzione dei primi due impianti per monomeri bio e biolubrificanti, non appena riceveremo le necessarie autorizzazioni, che ci attendiamo giungano in tempi rapidi”. Le prime produzioni sono attese entro la metà del 2013, mentre per la messa in marcia della bioraffineria di terza generazione, con capacità di 120.000 tonnellate di biopolimeri, bisognerà aspettare il 2016. L'impianto utilizzerà materie prime agricole e biomasse locali, con lo sviluppo di tecnologie innovative e nuove sinergie con attività locali, che – come sostiene Bastioli - comporteranno una “fertilizzazione del territorio con nuove competenze, che miglioreranno la competitività complessiva dell'area”. Una buona notizia per Porto Torres, che si trova sotto la minaccia di un collasso delle attività chimiche, visto il rischio di chiusura degli impianti Vinyls Italia.
Ricerca e occupazione. Bastioli ha sottolineato l'importanza del nuovo centro di ricerche, probabilmente la prima struttura a partire nel sito sardo, che supporterà il progetto in tutte le sue fasi, collaborando con i laboratori delle due società e con le altre istituzioni scientifiche presenti nella Regione. Sotto il profilo occupazionale è previsto a regime un incremento degli addetti di un centinaio di unità rispetto ai 580 lavoratori del petrolchimico, che sarà in parte smantellato: sarà definitivamente chiuso il cracker per etilene e gli impianti per aromatici, mentre resteranno in funzione quelli per gli elastomeri (gomme nitriliche). Nel periodo di transizione sono previsti ammortizzatori sociali per i lavoratori, ha ricordato Ferrari. La fermata del cracker avverrà quando il progetto avrà ottenuto le autorizzazioni per la prima fase.
Anche energia e bonifiche. Considerando anche gli investimenti di Enipower in una nuova centrale a biomasse e a quelli di Syndial per la bonifica dell'area del petrolchimico, gli investimenti a Porto Torres ammontano a circa 1,2 miliardi di euro, in gran parte a carico del gruppo petrolchimico nazionale. A Regime, la produzione di monomeri, intermedi e biopolimeri toccherà le 350.000 tonnellate annue.
Partner in forma. Novamont esce da un biennio positivo sotto il profilo finanziario, anche grazie al boom dei biopolimeri in seguito all'entrata in vigore del bando ai sacchetti non biodegradabili. Nel 2010 la società ha messo a segno una crescita del 40%, a 90 milioni di euro di fatturato e le stime per quest'anno indicano un giro d'affari più che raddoppiato a 200 milioni di euro. Polimeri Europa ha invece chiuso l'esercizio 2010 con ricavi pari a circa 6,7 miliardi di euro e un risultato operativo vicino al punto di pareggio, che sarà probabilmente raggiunto quest'anno, come ha affermato Ferrari.
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