Negli Stati Uniti primi passi verso compound vinilici con un contenuto di risorse rinnovabili.
29 marzo 2012 06:47
Il PVC, per la sua formulazione chimica, è già oggi parzialmente ottenuto da risorse non di origine fossile. Per migliorarne ulteriormente la sostenibilità ambientale, l'industria sta ora sostituendo gli additivi con prodotti meno impattanti, in modo particolare per quanto concerne i plastificanti. La tendenza va verso la messa a punto di prodotti privi di ftalati e metalli pesanti.
Negli Stati Uniti, Georgia Gulf e Galata stanno per esempio collaborando alla formulazione di compound vinilici additivati con un plastificante ottenuto da risorse rinnovabili (Drapex Alphper di Galata Chemicals), destinati alla produzione di manufatti in PVC flessibile, in modo particolare per l'industria dei fili e cavi, o per applicazioni medicali.
La produzione dei nuovi compound avviene negli stabilimenti Georgia Gulf di Aberdeen, Gallman, Madison e Prairie nello stato del Mississippi. Secondo le due società, il bioplastificante è in grado di sostituire alcuni prodotti tradizionali a base di ftalati con costi competitivi.
Il plastificante Drapex Alpha di Galata Chemicals è già in commercio negli Stati Uniti e in Europa.
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