Nel terzo trimestre vendite in crescita dell'8% grazie ai volumi, ma gli utili scendono del 21%. Oil & gas e agricoltura compensano i margini in declino delle plastiche.
25 ottobre 2012 07:46
Il gruppo chimico tedesco BASF ha presentato oggi i risultati del terzo trimestre, che registrano un incremento delle vendite dell'8% a 19 miliardi di dollari, un Ebit in crescita del 5% a 2,1 miliardi, pur deludendo gli analisti finanziari per un utile netto di 946 milioni di euro, in flessione del -21% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Un risultato che riflette lo scenario mondiale, l'incertezza che ancora permea il mondo finanziario e il rallentamento dell'economia cinese. I margini, in particolare, sono cresciuti nei settori Oil & Gas e agricoltura, a fronte di un declino nella chimica e, in particolare, nelle materie plastiche.
Per l'anno in corso, la società prevede un incremento sia delle vendite, che dei margini operativi (Ebit prima delle poste straordinarie), anche se nel quarto trimestre non si prevede un significativo miglioramento dell'economia nel suo complesso, né del comparto chimico. "Nonostante questo scenario, stiamo concentrando le nostre risorse e ampliando le nostre attività - ha spiegato il CEO di BASF, Kurt Bock - Ma stiamo anche mantenendo sotto controllo i costi e ottimizzando i nostri processi produttivi".
Guardando ai diversi mercati geografici, le vendite sono cresciute del 12% in Europa, grazie soprattutto al petrolio libico e - per quanto concerne le attività chimiche - ad un ampliamento del portafoglio prodotti. In Asia Pacifico le vendite sono aumentate del 6% in valuta corrente (+5% in euro), con una buona spinta della chimica; i margini sono invece scesi nonostante il positivo apporto dei poliuretani. Le vendite sono aumentate anche in Nord America (+9% in valuta locale, +3% in euro), in questo caso grazie al positivo apporto delle materie plastiche; andamento stabile in Sud America, Africa e Medio Oriente (+1%, +3% in euro).
Considerando le sole attività chimiche, le vendite sono cresciute nel trimestre del 12%, da 3,1 a 3,5 miliardi di euro, per effetto combinato di una crescita dei volumi e un favorevole rapporto di cambio, anche se il fermo di alcuni impianti ha impattato negativamente sui margini.
Per quanto concerne il segmento Plastics, le vendite sono aumentate nel trimestre del 6% a 2,69 miliardi di euro, in larga parte per un effetto valutario; positivo l'andamento dei poliuretani, che hanno registrato incrementi sia nei volumi, che nei prezzi medi, con riflessi positivi sui margini. Nel complesso, però, la divisione ha visto ridursi i margini operativi (Ebit) del 31% (da 317 a 218 milioni) in gran parte per l'andamento negativo delle materie prime per poliammidi.
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