Studio epidemiologico evidenzierebbe un maggior rischio di cancro al seno per chi lavora nella produzione di componenti auto in plastica.
21 novembre 2012 08:01
In questi casi la cautela è d'obbligo, poiché gli studi epidemiologici sull'incidenza di malattie come il cancro possono fornire indicazioni di rischio, ma non sono spesso in grado di identificare cause e concause.
Resta il fatto che sta facendo molto discutere lo studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Environmental Health ("Breast cancer risk in relation to occupations with exposure to carcinogens and endocrine disruptors: a Canadian case control study"), che ha analizzato per sei anni la storia lavorativa di 1.066 donne malate di cancro al seno e di 1.146 donne sane, selezionate casualmente, in due distretti canadesi. Tra i fattori di rischi presi in considerazione, oltre al tipo di lavoro, anche il fumo, il peso, l'uso di alcool e, più in generale, lo stile di vita dei soggetti.
I risultati evidenzierebbero un maggior rischio di cancro legato ad alcune ambienti di lavoro, quali case da gioco, industria conserviera, impianti metalmeccanici e per la produzione di componenti auto in plastica, fattorie agricole.
Secondo i ricercatori, in particolare, lavorare nello stampaggio di componenti auto in plastica - soprattutto se di piccole dimensioni - comporta un rischio cinque volte superiore di ammalarsi di cancro al seno prima della menopausa rispetto al campione di controllo. In questo comparto, Lo studio ha esaminato 26 lavoratrici colpite da cancro al seno e 9 casi di controllo.
I ricercatori ritengono che il maggior rischio sia legato all'esposizione verso sostanze cancerogene e distruttori endocrini utilizzati nei processi di produzione o, nel caso delle attività agricole, verso pesticidi e altri prodotti agrochimici. Altri studi - ricordano - avevano già riscontrato in passato un aumento del rischio per i lavoratori nell'industria e nell'agricoltura.
I risultati della ricerca sono stati criticati dall'associazione dell'industria chimica statunitense (ACC - American Chemistry Council), che sottolinea l'inadeguatezza di uno studio statistico nell'identificare le reali cause della malattia: "Lo studio prende in esame solo il contesto lavorativo, non l'effettiva esposizione a specifici agenti o sostanze potenzialmente cancerogene. Poiché non è stata verificata l'esposizione a tali sostanze e nessuna documentazione attesta la loro presenza sul posto di lavoro, non ci sono le basi per concludere che l'esposizione a tali sostanze sia differente per l'intero campione esaminato". La ricerca, afferma ACC, potrebbe essere utilizzata strumentalmente, prestandosi a interpretazioni che metterebbero inutilmente in allarme i lavoratori delle industrie segnalate.
Secondo l'Associazione, che cita l'American Cancer Society, le cause prevalenti nell'insorgenza del cancro al seno sono legate allo stile di vita e a fattori genetici, piuttosto che all'espoisizione a sostanze chimiche.
Studio completo (PDF): Breast cancer risk in relation to occupations with exposure to carcinogens and endocrine disruptors: a Canadian case--control study
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