La Commissione Europea vuole reintrodurre la maggiorazione del 50% sulla sanzione inflitta nel 2007 a ENI e Polimeri Europa, respinta dal tribunale.
4 marzo 2013 06:40
La Commissione Europea ha informato il gruppo italiano ENI e la sua controllata Versalis (ex Polimeri Europa) che intende imporre nuovamente una maggiorazione del 50%, pari a 90,75 milioni di euro, all'ammenda per recidiva inflitta nell'ambito dell'indagine sul cartello riguardante la gomma butadiene e gomma stirene e butadiene in emulsione (BR ed ESBR).
Il caso ha visto coinvolti 13 produttori, tra i quali ENI e Polimeri Europa, accusati di essersi accordati per fissare i prezzi e ripartirsi i clienti tra il 1996 e il 2002. Nel novembre 2006, il gruppo italiano era stato sanzionato con una multa di 272,25 milioni di euro, comprendente una maggiorazione del 50% dell'importo base, pari a 90,75 milioni di euro, dovuta alla circostanza aggravante della recidiva. La Commissione aveva riscontrato che, all'epoca dell'infrazione, la società aveva già commesso due volte lo stesso tipo di violazione delle norme UE in materia di concorrenza nell'ambito di cartelli sul polipropilene (atto IP/86/191), dove era stata condannata Anic e PVC II (IP/94/732), che vedeva invece coinvolta Enichem.
Cinque anni più tardi, nel luglio 2011, il Tribunale europeo, pur confermando la partecipazione al cartello di ENI e Versalis (al tempo Polimeri Europa), ha però annullato la maggiorazione per recidiva, ritenendo che la Commissione non avesse presentato prove sufficientemente dettagliate e specifiche per motivare la sua conclusione secondo la quale le tre infrazioni erano state commesse dalla stessa impresa.
In seguito ai rilievi del Tribunale, la Commissione ha fornito tutti i particolari sul caso. Da qui l'invio della nuova comunicazione, che non pregiudica l'esito finale dell'indagine riaperta: i destinatari hanno infatti la possibilità di rispondere agli addebiti della Commissione prima che sia adottata una decisione modificativa volta a reintrodurre la maggiorazione dell'ammenda.
Per rettificare il vizio di procedura riscontrato dal Tribunale - spiega la Commissione Europea in una nota -, nella comunicazione degli addebiti vengono forniti dati esaurienti e dettagliati da cui risulta che i destinatari delle due precedenti decisioni relative a cartelli, cioè Anic nel caso "Polipropilene" e Enichem nel caso "PVC II", appartengono alla stessa impresa di cui fanno parte ENI e Versalis, in quanto all'epoca della loro partecipazione ai due precedenti cartelli ENI deteneva una partecipazione (quasi) del 100% in queste imprese. La Commissione fornisce inoltre dati esaurienti per dimostrare che Versalis è il successore economico di Enichem, che a sua volta è il successore economico di Anic.
La Commissione conclude pertanto, in via preliminare, che l'ammenda inflitta a ENI e Versalis per aver partecipato al cartello riguardante la gomma sintetica deve comprendere una maggiorazione dovuta alla circostanza aggravante della recidiva.
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