Il gruppo svizzero afferma di aver avuto informazioni finanziarie incomplete per l'acquisizione delle attività viniliche Kem One.
4 marzo 2013 13:52
In una nota diffusa oggi, il gruppo Klesch avanza ad Arkema la richiesta di un risarcimento per l'acquisizione delle attività viniliche, confluite in Kem One. Secondo il gruppo svizzero, Arkema avrebbe fornito informazioni finanziarie incomplete in merito alla cessione della newco, avvenuta nel luglio dell'anno scorso. In particolare, Klesch afferma di aver riscontrato, ad otto mesi dal completamento dell'operazione, lacune significative tra i dati presentati dai manager francesi in vista della cessione, e i risultati finanziari correnti.
"Se Klesch avesse conosciuto queste lacune ("misrepresentations", nell'originale) durante le trattative, non avrebbe stipulato l'accordo ai termini concordati", si legge nella nota.
Partendo da queste premesse, Klesch chiede l'avvio di un arbitrato formale con l'obiettivo di ottenere una compensazione per le imprecisioni finanziarie presenti nel bilancio e nel conto economico, riservandosi di avanzare presso la corte arbitrale un'ulteriore richiesta di annullamento della vendita e un risarcimento danni per 310 milioni di euro.
La risposta di Arkema non si è fatta attendere: il gruppo francese si definisce molto sorpreso del contenuto della nota diffusa dal gruppo Klesch; si dice anzi shoccato per le gravi e false accuse, che rifiuta in modo categorico. La società conferma infatti che l'acquirente, durante i negoziati, ha avuto accesso in piena trasparenza a tutte le informazioni necessarie per valutare la situazione finanziarie e le prospettive delle attività oggetto della transazione, come avviene di solito in questo tipo di operazioni, avendo condotto in profondità le analisi di due diligence. Arkema si dice ancora più sorpresa del fatto che negli otto mesi dalla conclusione dell'accordo, Klesh non abbia sollevato alcun problema.
"Di fronte ad un tale attacco - afferma il gruppo francese - Arkema sta avviando tutte le necessarie iniziative presso le autorità competenti per difendere i propri diritti e dimostrare la sua buona fede".
La cessione del PVC Arkema al gruppo Klesch è stata completata nel luglio dello scorso anno dopo aver ottenuto il via libera della Comissione Europea. Al momento della cessione, le attività viniliche - dalle materie prime ai prodotti finiti in PVC - erano confluite in una società indipendente, Kem One, che vantava un giro d'affari intorno al miliardo di euro, 1780 addetti in Francia e 850 all'estero, occupati in una ventina di siti produttivi in Europa, Asia e Nordamerica.
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