EFSA chiede una riduzione della dose giornaliera tollerabile. Ma la salute non è a rischio neanche nei bambini.
20 gennaio 2014 07:34
L’agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha indetto una consultazione pubblica, che terminerà il 13 marzo, sulla nuova bozza di valutazione dei rischi per la salute umana derivanti dall’esposizione al bisfenolo A (BPA). La versione finale del parere sarà pubblicata entro la fine del 2014.
Il documento, frutto di una disamina completa della letteratura scientifica (sono stati esaminati 450 studi anche recenti), rileva probabili effetti avversi sul fegato e il rene, nonché effetti sulla ghiandola mammaria collegati all’esposizione alla sostanza chimica. Di conseguenza, l’Agenzia ha raccomandato di ridurre la dose giornaliera tollerabile (DGT) per il BPA dall’attuale livello di 50 µg/kg pc/die (o 0,05 mg/kg pc/die) a 5 µg/kg pc/die (0,005 mg/kg pc/die), da fissare in via provvisoria in attesa dei risultati della ricerca del National Toxicology Program (NTP) statunitense.
Nonostante la decisione di abbassare, in via precauzionale, la soglia di sicurezza, il rischio sanitario è basso per tutti i gruppi di popolazione, compresi feti, lattanti, bambini nella prima infanzia e adulti, afferma l’EFSA. I valori massimi stimati per l’esposizione combinata, orale e non orale, al BPA sono da 3 a 5 volte inferiori alla DGT provvisoria proposta, a seconda della fascia d’età. Inoltre, aggiunge l’Agenzia, per tutti i gruppi di popolazione, l’esposizione orale da sola è oltre 5 volte inferiore alla DGT provvisoria.
Il parere prende inoltre in considerazione i possibili effetti del BPA sul sistema riproduttivo, nervoso, immunitario, metabolico e cardiovascolare nonché sullo sviluppo di tumori. “Anche se al momento l’esistenza di un nesso tra il BPA e questi altri effetti non è ritenuta probabile, l’EFSA conclude che tali effetti potrebbero costituire un potenziale motivo di preoccupazione per la salute umana, andando a sommarsi all’incertezza generale riguardo ai rischi posti dalla sostanza”.
L’EFSA ha adottato un approccio in due fasi per elaborare il parere scientifico sul BPA: una prima bozza di valutazione dell’esposizione era stata sottoposta a consultazione pubblica nel luglio 2013; quella attuale riguarda invece la possibile tossicità e i rischi potenziali per la salute umana derivanti dall’esposizione alla sostanza.
Il BPA è un composto chimico utilizzato in alcuni materiali a contatto con gli alimenti e altri prodotti di largo consumo; è presente nel policarbonato e nelle resine epossifenoliche utilizzate per rivestire internamente lattine in alluminio e serbatoi per acqua potabile.
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