La Commissione Europea ha chiesto ai paesi membri di verificarne la presenza negli alimenti.
13 marzo 2014 06:58
La Commissione Europea ha diramato il 3 marzo scorso una raccomandazione ai paesi membri chiedendo di monitorare durante i prossimi due anni la presenza di ritardanti la fiamma bromurati negli alimenti.
La decisione è stata presa sotto la spinta dell’Agenzia per la sicurezza alimentare (EFSA), che ritiene necessario raccogliere più dati sulla presenza di queste sostanze nella catena alimentare.
I ritardanti di fiamma a base di bromo sono utilizzati nel compounding di materie plastiche e fibre, quando sono richiesse prestazioni antifiamma, come nel caso di apparecchi elettrici ed elettronici, componenti di autoveicoli, arredi e materiali da costruzione.
Molti dei prodotti utilizzati sono persistenti, bioaccumulabili e tossici per l’uomo e l'ambiente. La presenza negli alimenti, tutta da verificare, potrebbe derivare dalla migrazione delle sostanze all’interno di ambienti chiusi, oppure dall’inquinamento dell’ambiente in fase di smaltimento, con ripercussioni sulla catena alimentare.
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