Contenitori in plastica più leggeri, con il 40% di PET riciclato o biobased: questi gli obiettivi del colosso USA per il 2020.
10 giugno 2015 07:07
Coca-Cola ha presentato ieri la decima edizione del rapporto su responsabilità sociale e sostenibilità ambientale che fotografa i risultati ottenuti e fissa gli obiettivi per il 2020.
Uno di questi obiettivi riguarda l’utilizzo di PET riciclato nelle bottiglie: già oggi il gruppo statunitense utilizza circa il 30% di r-PET nelle sue confezioni per bevande, ma entro cinque anni la quota di plastica riciclata od ottenuta da risorse rinnovabile salirà al 40%.
Una strada percorsa dall’azienda è l’impiego di PET ottenuto da biomassa nelle bottiglie PlantBottle, introdotte dal 2009. Le versioni oggi in commercio - vendute in 35 miliardi di esemplari - sono biobased solo al 30%, utilizzando glicole monoetilenico ricavato da bioetanolo; il futuro sviluppo - presentato in questi giorni all’Expo2015 di Milano - è la produzione di bottiglie 100% vegetali, utilizzando paraxilene biobased prodotto da Virent, progetto al quale partecipa anche Coca-Cola.
L’anno scorso poco meno del 28% delle bottiglie in PET immesse sul mercato erano PlantBottle, utilizzate in larga parte per imbottigliare l’acqua SmartWater nel Regno Unito e per le bottiglie da 500 ml di Coca-Cola vendute in Norvegia e Svezia.
Sul fronte del PET riciclato, il gruppo americano ha siglato accordi di fornitura a lungo termine con ECO Plastics nel Regno Unito, mentre in Francia ha investito per aumentare le capacità di rigenerazione in Infineo Recycling, la joint-venture con APPE, al fine di avere a disposizione rPET di buona qualità destinato alle bottiglie distribuite in Francia e in Benelux.
Un altro obiettivo ambientale riguarda la riduzione del 25% dei materiali da imballaggio, sempre entro il 2020. La società sta già seguendo questa strada: per esempio, la bottiglia PET da mezzo litro è stata alleggerita due anni fa, passando da 24,7 a 21,7 grammi e nel 2014 - in alcuni paesi (Gran Bretagna, Belgio, Olanda e Svezia) - è stata introdotta una versione da 19,9 grammi. Un intervento analogo è stato condotto sulle chiusure in plastica per le bottiglie di grande formato destinate ad acque minerali e bevende gasate distribuite in Gran Bretagna e Belgio.
L’anno scorso, Coca-Cola ha utilizzato per i suoi imballaggi 346mila tonnellate di materiali, tra cui 115.896 tonnellate di PET.
La società punta anche ad aumentare, attraverso programmi di informazione e accordi con soggetti pubblici, la raccolta il riciclo meccanico dei suoi prodotti, che oggi interessa tre bottiglie su quattro, mentre il restante 25% finisce in discarica o a incenerimento.
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