3 maggio 2017 07:54
Un consorzio di trentaquattro aziende europee dell’imballaggio flessibile - composto da produttori di materie prime, trasformatori, converter, utilizzatori di packaging e distribuzione - ha dato vita nel dicembre dell’anno scorso al progetto Ceflex (Circular Economy for Flexible Packaging), con lo scopo di aumentare la quota di riciclo di film plastici attraverso una più sostenibile progettazione dei sistemi di imballo dei prodotti e lo sviluppo delle infrastrutture di raccolta a livello continentale. Si tratta della continuazione dei progetti Fiace, recentemente concluso, e Reflex, portato avanti nel Regno Unito.
Il consorzio comprende attualmente 34 membri, tra cui Amcor, Barilla, Borealis, Robert Bosch, Constantia Flexibles, Dow Europe, DuPont, Erema, Huhtamaki, Jindal Films Europe, Mondi Consumer Packaging, mtm plastics, Nestlé, PepsiCo, PlasticsEurope, Plastotecnica, The Procter and Gamble Company, Unilever e Wipak (l’elenco completo è disponibile sul sito del progetto).
Secondo il coordinatore del progetto, Graham Houlder, i precedenti studi - tra cui Fiace - hanno identificato soluzioni tecniche efficaci per la separazione e il riciclo di oltre la metà degli imballaggi flessibili immessi sul mercato europeo, utilizzando tecnologie già oggi disponibili. Ceflex deve raccogliere il testimone e portare avanti il lavoro con l’obiettivo di creare, entro il 2025, un’infrastruttura per la raccolta, separazione e riciclo di imballaggi flessibili post-consumo in tutta Europa, con una tappa intermedia, nel 2020, che prevede il miglioramento dei programmi di riciclo attraverso la messa a punto di linee guida per la progettazione (Design Guidelines) sia degli imballaggi flessibili, sia dei circuiti di gestione dei rifiuti a fine vita (End of Cycle).
“Entro il 2020 ci aspettiamo che sempre più imballaggi flessibili vengano raccolti e riciclati in un numero crescente di paesi europei - commenta Houlder -. Puntiamo anche al riconoscimento del valore che questo tipo di imballaggio aggiunge all’economia circolare attraverso la misurazione dell’utilizzo efficiente delle risorse, la prevenzione e il riciclo dei rifiuti”.
“Abbiamo già sviluppato tecniche per separare e collezionare con successo diversi tipi di materiali, che ora devono essere migliorate ed ampliate - aggiunge Michael Scriba, direttore generale di mtm plastics (dall’anno scorso parte del gruppo Borealis) -. Non meno importante, occorre sviluppare ulteriormente e rendere sostenibili economicamente i mercati finali per i materiali riciclati ottenuti da imballaggi flessibili”.
Per informazioni: Ceflex
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