23 giugno 2017 15:07
Si sono tenute oggi a Milano le assemblee delle associazioni delle industrie trasformatrici di materie plastiche (Unionplast), della gomma (Assogomma) e della Federazione Gomma Plastica (FGP), chiamate a rinnovare le cariche associative per i prossimi quattro anni.
NUOVI VERTICI. Alla Presidenza di Federazione Gomma Plastica è stato eletto Giorgio Quagliuolo (foto a destra), che riceve il testimone da Filippo Bettini. Presidente di S.I.Con., società attiva nella produzione di bottiglie e preforme in PET per acque minerali e bevande gassate, Quagliuolo ha ricoperto numerosi incarichi associativi, tra i quali la Presidenza di Unionplast, di Corepla e dell’Istituto Italiano dei Plastici. Il 31 maggio scorso è stato nominato Presidente Conai, dopo aver ricoperto per oltre un decennio la carica di Amministratore.
Nel nuovo incarico, Quagliuolo sarà affiancato da un Consiglio di Presidenza composto da Matteo Battaini (Pirelli Tyre), Marco Bergaglio (Pibergroup), Marco Do (Michelin), Sergio Donadeo (Isopren) e Luca Iazzolino (Plastotecnica).
Matteo Battaini è stato inoltre eletto alla guida di Assogomma (in alto nella foto a sinistra), mentre Luca Iazzolino (in basso) è il nuovo presidente di Unioplast.
CONSIGLIO GENERALE. Oltre al presidente ed ai vicepresidenti, l’Assemblea della Federazione ha rinnovato anche il Consiglio generale. I consiglieri per il comparto Gomma sono: Dario Baessato, Livio Beghini, Roberto Bianchi, Roberto Forresu, Roberto Mauro, Simone Miatton, Giovanni Pozzi, Sergio Tartara. Provengono invece dal comparto Plastica: Giovanni Battista Bellomi, Massimo Bergaglio, Mauro Bergamaschi, Antonello Bettinzoli, Elisabetta Oliveri, Marco Omboni, Riccardo Pianesani, Pietro Spagni, renato Zelcher. Entrano in Consiglio, come rappresentanti generali anche Maurizio Avagnale e Vittorio Biagioni, insieme a Massimo Centonze ed Emilio De Pascale, entrambi di nomina presidenziale.
RELAZIONE DEL PRESIDENTE. Nel suo intervento all’Assemblea, Quagliuolo ha fissato i punti della presidenza: “Intendo proseguire nel percorso di modernizzazione avviato dal mio predecessore e rinsaldare ulteriormente il rapporto con la base associativa - ha esordito -. Sono da migliorare e implementare le attività di lobby e di networking, potenziare le attività sul web, è necessario un sistema di relazioni caratterizzato da maggior frequenza e migliore personalizzazione, nonché una ulteriore spinta alla digitalizzazione dei servizi".
FUORI DALLA CRISI. Parlando della situazione economica, il Presidente di FGP ha ricordato come il comparto abbia superato i livelli di esportazione pre-crisi, contribuendo al saldo commerciale positivo della filiera, anche se gli effetti della durissima crisi degli anni scorsi si fanno sentire ancora oggi. “Se abbiamo raggiunto questi risultati - ha dichiarato - significa che i nostri prodotti sono apprezzati, che le nostre imprese sono all’avanguardia e che il nostro sistema produttivo, se non fosse frenato dal sistema paese, non avrebbe timore di confrontarsi con gli altri partner europei”.
INDUSTRIA 4.0. Pur ricordando i lacci e lacciuoli della burocrazia, Quagliuolo ha voluto sottolineare la novità del Programma Industria 4.0, definito il primo grande intervento di modernizzazione del nostro paese, capace di risvegliare nel mondo industriale coscienza, orgoglio e capacità imprenditoriali. “Molte imprese hanno scoperto di essere già 4.0, altre di esserci molto vicine”, ha affermato. Ma, soprattutto, il Piano testimonia l’attenzione alla crescita da parte del Governo.
RELAZIONI INDUSTRIALI. Il Presidente di FGP ha quindi spostato il focus sul Contratto di lavoro, sottolineando come i bassi livelli di inflazione degli ultimi abbiano comportato aumenti delle retribuzioni sensibilmente superiori a quelli necessari a tutelare il potere di acquisto dei lavoratori; aumenti per altro slegati dall’andamento della produttività, al contrario di ciò che è avvenuto in Germania o in Spagna.
COSTI ENERGETICI. Quagliuolo ha concluso il suo intervento introducendo lo studio ENEA sugli indici di prestazione energetica del settore gomma-plastica, presentato in modo esteso nella parte pubblica dell’Assemblea. Aspetto critico, considerando che i costi energetici sono una delle principali voci di spesa nella trasformazione di materie plastiche, nonostante gli sforzi fatti in questi anni dalle aziende per migliorare l’efficienza.
Partendo dalle diagnosi energetiche introdotte con il DL 102 del 2014 (attuazione della Direttiva UE sull’efficienza energetica), la ricerca ha consentito di sviluppare una metodologia per il calcolo degli indici di prestazione energetica (IPE) a livello di singolo stabilimento e per ogni settore, fornendo dei valori dettagliati sui consumi energetici dei processi produttivi. Dati che, una volta confrontati con indici di riferimento, consentono alle imprese di capire a che punto sono sulla strada dell’efficienza energetica e come possono ulteriormente migliorare le loro performance agendo sulle diverse fasi del processo produttivo.
“In alcuni dei processi produttivi esaminati - ha anticipato Quagliuolo -, ad esempio l’estrusione di film, è emerso un progressivo miglioramento delle prestazioni energetiche all’aumentare dei volumi prodotti”. Un altro risultato interessante riguarda le aziende che riciclano materie plastiche: quelle che trasformano direttamente la materia prima secondaria vantano un consumo medio di circa 0,46 kWh/gg più basso rispetto a quelle che passano per una fase intermedia di granulazione e stoccaggio.
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