30 giugno 2017 07:05

I sindacati dei lavoratori chimici - Filctem Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil - e le associazioni industriali Federchimica e Farmindustria hanno raggiunto un accordo per regolare lo scostamento tra l’inflazione prevista al momento della firma del contratto (1,1 % per il 2016) e quella reale rilevata nello stesso periodo (0,1%). La differenza, pari a 22 euro al livello D1, sarà trasferita in un elemento distintivo del reddito (EDR).

Dal 1 gennaio 2018 i minimi contrattuali saranno adeguati allo scostamento e fino a giugno 2018 sarà inserito in busta paga un EDR di importo corrispondente. Il 13 luglio è convocata la delegazione trattante per la convalida dell’accordo.

“I lavoratori non perdono nulla rispetto alla dimensione dell’aumento previsto con l’accordo di ottobre del 2015 – ha affermato il segretario generale di Uiltec, Paolo Pirani -. Adesso andremo alla verifica con la delegazione. La valutazione dell’ipotesi sull’aggiornamento del contratto dei chimici è molto positiva, perché dimostra che abbiamo fatto un contratto flessibile che non diminuisce la garanzie dei lavoratori”.

"Ci riteniamo soddisfatti di questo elemento della verifica – ha dichiarato Emilio Miceli, segretario generale della Filctem - perché l'equilibrio raggiunto garantisce sia il rispetto del patto contrattuale che il mantenimento delle risorse in busta paga. L'ipotesi di accordo siglata dimostra la validità e la forza del modello contrattuale adottato e la sua capacità di rispondere ai bisogni dei lavoratori e delle imprese".

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