10 aprile 2018 07:45
La Commissione europea vuole aggiungere cinque nuove sostanze alle 21 già sottoposte a restrizioni nell’ambito della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (2004/37/CE), allo scopo da migliorare la protezione dei lavoratori dal contatto con sostanze potenzialmente nocive al fine di prevenire ulteriori casi di malattie oncologiche e di altre patologie di origine professionale.
Nella terza tornata di revisione della direttiva, sono finiti nel mirino di Bruxelles: il cadmio e i suoi composti inorganici; il berillio e i suoi composti inorganici; l’acido arsenico e i suoi sali come pure i composti inorganici di arsenico; la formaldeide; il 4,4’-metilene-bis(2-cloroanilina) (MOCA). Quest’ultimo, in particolare, trova applicazione come agente vulcanizzante nella produzione di poliuretani. Cadmio,berillio e acido arsenico sono utilizzati nella produzione di batterie al nichel-cadmio, nella galvanoplastica meccanica, riciclo e produzione di materie plastiche, fonderie, produzione del vetro, attività di laboratorio, elettronica, industria chimica, costruzioni, sanità.
In concreto, la Commissione propone di limitare l’esposizione dei lavoratori a queste sostanze chimiche introducendo nella direttiva 2004/37/CE nuovi valori limite sulla concentrazione massima nell’aria sul luogo di lavoro. La proposta - spiega la Commissione - si basa su dati scientifici e fa seguito ad ampie discussioni con i portatori di interessi, in particolare rappresentanti dei datori di lavoro, dei lavoratori e degli Stati membri.
Secondo alcune stime, la proposta migliorerebbe le condizioni di lavoro di più di un milione di lavoratori nell’Unione europea e potrebbe prevenire più di 22mila casi di malattie professionali, non solo per quanto riguarda i tumori - fanno sapere da Bruxelles -. Con tali valori limite si ridurrà anche l’incidenza di altre importanti patologie dovute a sostanze cancerogene e mutagene.
La Commissione ha proposto in passato due modifiche legislative, nel maggio 2016 e nel gennaio 2017, che hanno individuato i valori limite relativi a 20 sostanze cancerogene. La prima è stata adottata dai colegislatori alla fine del 2017, diventando la direttiva (UE) 2017/2398, la seconda proposta di modifica è ora al vaglio dei legislatori.
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