10 settembre 2019 08:52
Nei primi sei mesi di quest’anno il gruppo veneziano Piovan ha realizzato ricavi per 118,8 milioni di euro rispetto ai 125,5 milioni messi a bilancio al 30 giugno 2018 (-5,7%). A cambi costanti il valore del primo semestre 2019 è inferiore di 1,5 milioni euro rispetto al fatturato 2018, che includeva però un provento non ricorrente pari a 1,88 milioni frutto della cessione di un immobile negli Stati Uniti.
L'Ebitda adjusted è ammontato a 15,1 milioni di euro rispetto ai 18,3 milioni del primo semestre 2018 (-17%), mentre il risultato operativo netto (Ebit) è sceso da 16,8 a 12,5 milioni. La riduzione dei margini è dovuta sia ai minori volumi di vendita, sia a un leggero incremento dei costi fissi deciso al fine di consolidare il trend di crescita in futuro.
Per quanto concerne le attività nel settore plastica, il fatturato è rimasto pressoché stabile (+0,1%) passando dai 95,3 milioni del primo semestre 2018 ai 95.4 milioni della prima parte di quest’anno pur in presenza di un rallentamento del mercato, mentre i ricavi dell’area servizi e ricambi sono cresciuti del +12%. In flessione del -55%, invece, il giro d’affari dell’area Food, sceso da 15,6 a poco meno di 7 milioni, non avendo beneficiato di un andamento particolarmente positivo così come era avvenuto nel primo semestre 2018 in particolare in relazione a due importanti clienti. Inoltre - afferma il costruttore veneto - la riduzione dei ricavi nell’area Food è ascrivibile al fatto che la controllata Penta ha dedicato la propria capacità produttiva alla produzione di sistemi per le polveri plastiche e chimiche.
A livello geografico, si registra la crescita nei mercati del Nord America (+9,6%) mentre i ricavi EMEA hanno mostrato una flessione del -7,8% ascrivibile all’area Food; questi ultimi includono i ricavi realizzati in Italia, pari nel semestre a 23,4 milioni (28,3 milioni nei primi sei mesi 2018).
La riduzione dei ricavi in Asia (-12,2%) deriva da una temporanea ciclicità negli investimenti infrastrutturali dell’area, mentre il Sud America (-15,6%) ha risentito degli effetti negativi riconducibili all’andamento macroeconomico, in particolare legato alle elezioni in Brasile e alla situazione in Argentina.
Per quanto concerne gli investimenti, prosegue il progetto di ampliamento produttivo e miglioramento tecnologico, il cui completamento è previsto entro la fine di quest'anno. L’investimento non ricorrente, è stato pari a 4,5 milioni di euro. Continua anche la strategia di ampliamento del network di società controllate, di servizi e commerciali, con la costituzione di una filiale in Marocco.
Tra le acquisizioni recenti, si segnalano quelle della coreana Toba PNC (leggi articolo) e, nell’area Food, di una partecipazione di maggioranza nella piemontese FEA Process & Technological Plants. Inoltre, la controllata Penta ha sottoscritto a luglio un contratto di compravendita con un socio storico per l’acquisto di un’ulteriore quota, pari al 19%, della controllata Progema, società attiva nello sviluppo di software per il settore Food.
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