17 settembre 2019 11:14
Il rallentamento dell’economia a livello globale - e di quella tedesca in particolare - in congiunzione con il clima di incertezza che scoraggia gli investimenti, hanno impattato negativamente sulle vendite all’estero dei costruttori italiani di macchine e impianti per la trasformazione di materie plastiche e gomma, scese del -5% nei primi sei mesi dell'anno, pur con un lieve miglioramento rispetto all'andamento del primo trimestre (-8%).
L’effetto risulta amplificato per le importazioni nel nostro paese, crollate di 17 punti nel semestre (-20% tra gennaio e marzo), lasciando presagire un calo generale degli investimenti sul mercato interno. L’unico aspetto positivo è che il saldo positivo della bilancia commerciale settoriale torna a mostrare un incremento, seppur lieve.
FRENA LA GERMANIA. Lo scenario, elaborato dall’associazione di categoria Amaplast sulla base dei dati di commercio estero Istat, conferma la frenata dell’interscambio con la Germania, primo partner industriale del nostra paese: le forniture di macchinari Made in Italy ai trasformatori tedeschi sono scese nei primi sei mesi dell’anno del -26% mentre gli acquisti di tecnologia tedesca da parte delle aziende italiane mostrano una contrazione di quasi il 33%.
Più in generale, i trasformatori italiani hanno importato meno macchinari dai principali fornitori europei – Germania, Austria, Francia, Svizzera – mentre si sono rivolti maggiormente a quelli asiatici, soprattutto Cina e, pur con valori contenuti, Giappone.
Sul fronte dell’export, a fronte di un valore complessivo in flessione, si segnala un miglioramento per alcune voci doganali, come nel caso di stampatrici flessografiche ed estrusori, mentre si è attenuato il calo delle macchine per materiali espansi.
UE, EXTRA-UE e NAFTA. L’Europa, ancora di gran lunga il primo quadrante di riferimento per le nostre esportazioni, ha perso nel primo semestre un paio di punti di share, in funzione di un calo del valore complessivo del -9% circa, determinato soprattutto dalla contrazione delle vendite nei mercati extra-UE dove spicca il crollo della Turchia (-37%), a fronte del lieve miglioramento della Russia (+2%).
L’area NAFTA - segnala Amaplast - continua a rappresentare la seconda destinazione, pur con risultati meno brillanti (+1%) rispetto allo scorso anno, soprattutto a causa della frenata del Messico (-12%) e del Canada (-39%), mentre resta positivo il flusso di vendite verso gli Stati Uniti (+15%). Sottotono, nel complesso, le esportazioni in Sudamerica (-6%), anche se i principali mercati di riferimento risultano in recupero: +5% il Brasile, +18% l’Argentina e +12% la Colombia
RIPARTONO LE VENDITE IN ASIA. Riprendono vigore le forniture in ambito asiatico (+10% in media nel semestre), alla luce della progressione del Far East, grazie al trend positivo verso Cina (+39%), Thailandia (+55%), Indonesia (+110%), mentre perde colpi il mercato indiano (-1%).
Viceversa, il Medio Oriente non riparte (-1%), a causa del crollo delle vendite di macchinari in Iran (-83%), praticamente azzerate, e il rallentamento degli Emirati Arabi Uniti (-12%), non compensati dalla ripresa delle vendite in Arabia Saudita (+15%) e Israele (+94%) e dal picco verso il Qatar (+244%). Arretra sensibilmente il continente africano nel suo complesso, riflettendo la minore domanda sia dai Paesi della fascia mediterranea (-26% in media) sia da quelli del sub-Sahara (-13%), mentre crescono le esportazioni in Oceania (+27%), grazie all’incremento delle vendite, pur limitate in valore assoluto, nei principali mercati ovvero Australia e Nuova Zelanda.
ASPETTANDO IL K2019. In base alle rilevazioni condotte periodicamente da Amaplast presso i propri associati, le aziende del settore sembrano poco inclini all’ottimismo, mostrando una generale apprensione per la tendenza da parte dei clienti a differire o ridurre gli ordini, anche se il vero banco di prova sarà la prossima edizione del K 2019, in programma tra meno di un mese a Dusseldorf, alla quale parteciperanno oltre 400 aziende italiane, di cui circa 330 costruttori di macchine e attrezzature. “Le condizioni attuali dei mercati non sono incoraggianti - afferma il neopresidente dell’associazione, Dario Previero (nella foto) – ma gli imprenditori del settore ripongono comunque grandi aspettative nel prossimo importante momento di incontro per il comparto: a Düsseldorf, dal 16 al 23 ottobre, con la mostra K, che vede una nutrita presenza di espositori italiani". "L’internazionalità dell’evento – continua Previero – consentirà alle aziende di incontrare clienti consolidati e potenziali di tutto il mondo, per presentare loro le ultime novità tecnologiche, all’avanguardia in termini di prestazioni, consumi energetici e soprattutto sostenibilità, che possono svolgere un ruolo di fondamentale importanza nel raggiungere gli obiettivi posti dalle normative in tema di Circular Economy".
Amaplast, che ha svolto un’intensa campagna promozionale a supporto degli espositori italiani, sarà presente al K con uno stand istituzionale al Padiglione 16, dove saranno esposte alcune opere dell'artista pop internazionale Lady Be, realizzate utilizzando esclusivamente oggetti di plastica di recupero; lo scopo è quello di sensibilizzare i visitatori sull’importante tema del riciclo e della sostenibilità ambientale.
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Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.