27 gennaio 2021 16:30
I supermercati Colruyt, Decathlon, LEGO, L’Oréal e il fornitore di dispositivi elettronici ricondizionati Renewd sono le prime aziende ad aver aderito al Green Consumption Pledge ("Impegno per un consumo verde") lanciato nei giorni scorsi dalla Commissione europea. Si tratta di un impegno volontario verso una transizione 'verde', volto a ridurre l'impronta di carbonio e offrire la possibilità ai consumatori di effettuare scelte di acquisto consapevoli in base alle prestazioni ambientali dei prodotti, sorta di antidoto contro il 'greewashing'.
CINQUE PILASTRI. Le aziende devono dichiarare pubblicamente impegni concreti e verificabili per attenuare l'impatto sull’ambiente, cinque dei quali sono basilari: calcolare l’impronta di carbonio lungo tutta la filiera, secondo criteri armonizzati e allinearla agli obiettivi ambientali dell’Accordo di Parigi; calcolare l’impronta di carbonio di alcuni prodotti di punta per poi ridurla e rendere pubblici i miglioramenti ottenuti; incrementare la quota di prodotti o servizi sostenibili; assegnare una parte della spesa destinata alle relazioni pubbliche alla promozione di pratiche sostenibili, in linea con le politiche e le azioni del Green Deal europeo; infine, aggiornare e rendere accessibili ai consumatori tutte le informazioni sulle impronte di carbonio dell’azienda e dei prodotti in modo preciso e chiaro.
LEGO. Un esempio di Green Consumption Pledge è quello sottoscritto dal produttore di giocattoli in plastica Lego (scaricabile QUI), che si è impegnato a investire 400 milioni di euro entro il 2022 per rendere più sostenibili e circolari i suoi prodotti, riducendo le emissioni di CO2 del 37% e arrivare a operazioni 'carbon neutral' attraverso l'impiego di energie rinnovabili (prodotte direttamente e acquistate) e migliorando l'efficienza energetica di impianti ed edifici. Obiettivi di riduzione della CO2 saranno anche richiesti ai 150 fornitori strategici e verranno accelerati i programmi R&D per rendere più sostenibili i materaili destinati a prodotti e imballaggi. Tra gli obiettivi del gruppo danese anche lo sviluppo del programma Lego Replay sul riutilizzo dei giocattoli (leggi articolo), campagne informative e di sensibilizzazione ambientale e la diffusione di tutte le informazioni sul carbon footprint all'interno del sito web aziendale, con aggiornamenti semestrali dei risultati conseguiti.
L'OREAL. L'impegno assunto da L'Oreal è molto simile (scaricabile QUI): raggiungere la neutralità in tutti i siti produttivi, logistici e amministrativi entro il 2025 attraverso energie rinnovabili ed efficienza energetica; accelerare la riduzione dell'impatto ambientale dei prodotti, processo iniziato nel 2013, che verrà applicato ad almeno una categoria di nuovi prodotti ogni anno, partendo nel 2021 dagli shampoo. Sempre ogni anno e fino al 2030, i diversi marchi condivideranno contenuti informativi che consentiranno ai consumatori di capire meglio come possono rendere sostenibile scelte di consumo e utilizzo dei prodotti. Inoltre, tutti i progressi saranno pubblicati nel rapporto annuale "L'Oréal for the Future", scaricabile dal sito Interne della società.
COME FARE. Tutte le imprese dei settori non alimentari e le imprese del settore al dettaglio che vendono prodotti alimentari o di altro tipo possono aderire alla fase pilota dell'iniziativa, che si concluderà l'anno prossimo, contattando la Commissione europea entro la fine di marzo 2021.
"L'autunno scorso, quando abbiamo pubblicato la nuova agenda dei consumatori, volevamo mettere i consumatori in condizione di compiere scelte ecologiche - commenta Didier Reynders, Commissario per la Giustizia -. Per operare scelte consapevoli, serve maggiore trasparenza in merito all'impronta di carbonio e alla sostenibilità delle imprese: è questo l'oggetto dell'iniziativa odierna. Accolgo con particolare piacere l'adesione delle cinque imprese a questa iniziativa e plaudo al loro impegno a favore di un consumo sostenibile al di là di quanto richiesto dalla legge. Attendo con interesse di collaborare con molte altre imprese per promuovere ulteriormente il consumo sostenibile nell'UE".
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