Il produttore di PVC
Kem One ha ottenuto un finanziamento dal Governo francese, nell'ambito del recovery plan
France Relance, per la
conversione dell'impianto di
elettrolisi presso il sito di
Fos-sur- Mer, al fine di aumentarne l'efficienza energetica attraverso la sostituzione del processo a diaframma esistente con uno a membrana di ultima generazione.
Il progetto riceverà un
sussidio di
15 milioni di euro su un investimento totale stimato in oltre
100 milioni di euro. La nuova cella di elettrolisi - da cui ottiene cloro partendo da cloruro di sodio disciolto in acqua - sarà operativa nel
2024, parte integrante dell'impianto per la produzione di monomero di vinilcloruro (VCM) e PVC.
Secondo Kem One, il nuovo processo a membrana consentirà di ridurre il consumo di
elettricità del 16%, pari a 106 GWh/anno, la quantità consumata ogni anno da una città con una popolazione di 25.000 abitanti, oltre a 270 GWh/anno di
gas naturale (-36%), con un abbattimento di emissioni di CO2 eq stimato complessivamente in 50mila tonnellate annue.
La nuova unità di elettrolisi a membrana produrrà anche
idrogeno a basso tenore di carbonio o di origine rinnovabile (a seconda della provenienza dell'elettricità necessaria al processo), destinato ad altre produzioni nell'area industriale di Fos-sur-Mer.
Produttore europeo di PVC, Kem One nasce nel 2012 dallo spin-off delle attività cloroviniliche di Arkema; dopo una breve parentesi sotto il gruppo svizzero Klesch, nel 2013 la società è stata rilevata dall’imprenditore
Alain de Krassny e da
OpenGate Capital. Occupa circa 1.300 addetti in otto siti produttivi, sette in Francia e uno in Spagna.
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