L'italiana Wip ottiene il marchio CIC per la gamma di pannolini ecosostenibili Naturaè.
9 gennaio 2012 07:19
Prodotti con fibre naturali, fibre in acido polilattico (PLA) e film in bioplastica Mater-Bi dalla società toscana WIP, Wellnes Innovation Project, i pannolini Naturaè hanno ottenuto, primo caso a livello mondiale, la certificazione di compostabilità da parte del Consorzio Italiano Compostatori CIC, che li rende assimilabili alla frazione organica dei rifiuti. La stessa tecnologia potrebbe essere utilizzata in futuro anche per produrre assorbenti igienici femminili e per adulti interamente compostabili. Questa caratteristica - rileva la società toscana - potrebbe convertire il costo sociale dei pannolini come rifiuto indifferenziato in risorsa sostenibile con la trasformazione in compost da reimmettere in natura.
Da due anni, i pannolini vengono raccolti nell’area di Prato dalla ASM, azienda di raccolta e smaltimento dei rifiuti della citta?, dove ha sede WIP, e successivamente destinati all’impianto di compostaggio di Publiambiente a Montespertoli.
I pannolini sono stati certificati CIC in base alla norma UNI EN 13432:2002 anche se non sono imballaggi. La certificazione di compostabilita? e? stata concessa sulla base della constatazione che, sebbene il pannolino non sia un imballaggio, e? anche vero che alcuni componenti dei packaging si trovano di fatto all’interno del pannolino, che quindi risulta assimilabile ad un imballaggio. Un altro aspetto considerato in fase di certificazione riguarda la presenza, all’interno del pannolino, di rifiuti biologici; questi, anche se in parte alterano la composizione dello stesso, sono presenti in misura minima e, quindi, non comportano problemi al procedimento di compostaggio. Questa valutazione dovra? essere analizzata nella prassi per valutare eventuali problemi.
Ogni anno si consumano solo in Italia 2 miliardi di pannolini, che corrispondono a circa 80.000 tonnellate di materie prime, con un’incidenza del 5-8% sul totale della raccolta dei rifiuti urbani. Considerando anche il rifiuto organico che viene gettato insieme al pannolino, si arriva a 438 kg/anno per bambino. Rilevanti anche i benefici economici per gli enti locali, passando dai pannolini convenzionali a quelli compostabili, con un risparmio nei costi di smaltimento dei rifiuti stimato in 25 milioni di euro l'anno, che potrebbe essere trasferito sulle famiglie attraverso la raccolta differenziata con tariffa a peso.
I pannolini bio di WIP hanno ottenuto di recente l’approvazione della Fondazione danese Astma-Allergi, associata della Federazione Europea delle Associazioni di pazienti con patologie respiratorie EFA, il cui socio italiano è Federasma. Dopo accurati test Astma-Allergi DK ha dichiarato che i pannolini sono adatti per tutti i bambini, anche e soprattutto per quelli che soffrono di patologie allergiche o dermatiti asmatiche.
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