Anche nel quarto trimestre risultati sopra le attese per il gruppo chimico tedesco. Su i prezzi, ma i volumi ristagnano.
24 febbraio 2012 10:32
Un 2011 da festeggiare per il gruppo chimico tedesco BASF, che chiude l'esercizio con vendite in crescita del 15% a 73,5% miliardi di euro e un Ebit prima delle poste straordinarie pari a 8,4 miliardi, in aumento di quattro punti percentuali. Un risultato che ha beneficiato del positivo contributo dei prezzi medi (+12%) e delle variazioni di portafoglio (+5%), mentre i volumi sono rimasti stabili (+3% al netto delle attività oil&gas).
A dispetto del complesso scenario internazionale, la società è riuscita a chiudere in progressione anche il quarto trimestre, con vendite per 18,1 miliardi di euro, dieci punti in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, risultato giudicato superiore alle attese degli analisti finanziari, mentre l'EBIT ha risentito delle difficoltà del mercato, scendendo a 1,5 miliardi (-14%) e l'utile netto è passato da 1,1 a 1,13 miliardi di euro. Un trend addebitato alle cautele dei clienti che hanno ridotto scorte e ordini in previsione di un rallentamento delle attività economiche e di una riduzione dei prezzi nei prossimi mesi.
La suddivisione geografica delle vendite vede anche nel 2011 una netta preponderanza dell'Europa (56% del totale), con 41 miliardi di euro, in crescita del 17% sull'anno precedente. A seguire Nord America con 14,7 miliardi (+11%) e Asia Pacifico con vendite per 13,2 miliardi (+14%).
Per quanto concerne le attività Plastics, le vendite sono cresciute l'anno scorso del 12% a 11 miliardi di euro, pur con volumi in ribasso, mentre l'Ebit si è attestato a 1,2 miliardi, sotto i livelli dell'anno precedente. La crescita del giro d'affari è stato confermato anche nell'ultimo trimestre, sostenuto in larga parte dai prezzi, soprattutto per quanto concerne la divisione Performance Polymers; positivo anche il contributo delle vendite di tecnopolimeri negli Stati Uniti, trascinate dal settore auto, che hanno compensato i minor volumi in Europa e in Asia. Le vendite di materie plastiche tra ottobre e dicembre sono cresciute del 5%, passando da 2,45 a 2,57 miliardi di euro. Tra gli eventi che hanno interessato questo segmento nel corso dell'anno, il principale è il conferimento delle attività stireniche alla joint-venture Styrolution.
Per il 2012, Il CEO di BASF, Kurt Bock, si aspetta una partenza lenta e una progressiva ripresa dell'economia nella seconda parte dell'anno, con un sostegno, per l'industria chimica, che verrà ancora una volta dai mercati emergenti. Le difficoltà finanziarie in Europa rendono invece incerto il quadro macroeconomico nella regione. Al netto degli effetti di acquisizioni e investimenti, la società punta ad aumentare i volumi produttivi nel corso di quest'anno e superare le vendite record del 2011, migliorando al contempo i margini operativi. Sul fronte della ricerca e sviluppo, BASF ha in programma di investire nel 2012 1,7 miliardi di euro, contro 1,6 miliardi del 2011.
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