E' quanto vuole appurare il programma di ricerca finanziato dal Governo tedesco con il supporto scientifico di BASF.
28 maggio 2012 06:03
Il Ministero dell'Ambiente tedesco, l'Istituto federale per la sicurezza sul lavoro BAuA e il gruppo chimico BASF hanno avviato un progetto di ricerca quadriennale, del valore di 5 milioni di euro, per valutare gli effetti cronici sulla salute, in particolare l'accumulo nei polmoni, dei nanomateriali e delle nanoparticelle, la nuova classe di materiali frutto delle tecnologie di sintesi su scala nanometrica.
"Con questo programma, la Germania assumerà la leadership nelle ricerca sulla sicurezza dei nanomateriali - ha dichiarato il Ministro dell'Ambiente tedesco, Norbert Röttgen - La collaborazione tra il Ministero, enti federali e industria è anche esemplare e senza precedenti".
Ad oggi non esistono studi a lungo termine sull'impatto delle nanoparticelle sulla salute, necessari in previsione di una crescente diffusione di questa nuova classe di materiali avanzati, inventati dall'uomo e non presenti in natura.
Nell'ambito del progetto, il gruppo chimico tedesco condurrà, sotto il controllo del Ministero, gli studi sull'inalazione delle nanocariche. L'analisi e la valutazione dei risultati è stata invece affidata al BAuA e ad altri istituti tedeschi che si occupano di problematiche ambientali e della valutazione dei rischi. Il dossier sarà poi sottoposto a un comitato esterno costituito da ricercatori e scienziati riconosciuti a livello internazionale per la validazione dei risultati.
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