Traffico illecito di
rifiuti plastici dall’Italia verso la
Cina: è questo il reato al centro di una vasta indagine che ha portato i
Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Bologna ad eseguire
33 perquisizioni in altrettante sedi aziendali e relativi legali rappresentanti di società operanti a vario titolo nel settore dei rifiuti, al fine di reperire ulteriori indizi atti a documentare l’attività illecita.
Le indagini sono partite a febbraio in seguito a segnalazioni dell’
Agenzia delle Dogane di Parma, che hanno portato ad accertamenti in
due società parmigiane, sprovviste della necessaria licenza di esportazione rilasciata dall’amministrazione generale cinese per la “supervisione della qualità, ispezione e quarantena (A.Q.S.I.Q.)". Le due aziende si erano affidate ad un
intermediario bolognese, riconducibile ad un soggetto cinese in possesso dell’
autorizzazione, indispensabile all’esportazione in Cina e determinante per la corretta qualificazione del rifiuto, delle sue caratteristiche e quindi dell’adeguato eventuale reimpiego e riciclo.
Nel corso delle indagini è emerso che l'intermediario, grazie all'autorizzazione all’esportazione, pur non qualificandosi mai come detentore di rifiuto e, quindi, senza mai avere contezza della sua qualità, ha favorito tra il
2016 ed il
2017 ingenti esportazioni di rifiuti plastici di ogni genere provenienti da impianti italiani e diretti ad aziende cinesi verosimilmente dedite ad attività di recupero, sul conto delle quali, tuttavia, sono spesso
mancati i previsti
riscontri sull’effettivo
impianto di destinazione, con inevitabile perdita della tracciabilità del rifiuto e quindi della sua reale entità e corretto reimpiego.
Le condotte illecite hanno portato alla contestazione dei reati di
traffico illecito di rifiuti e attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, per un volume stimato in circa
10.000 tonnellate per un fatturato complessivo di oltre
2,8 milioni di euro.
Le perquisizioni svolte dai Carabinieri del NOE hanno permesso di acquisire un’ampia documentazione, messa a disposizione della
Procura della Repubblica/DDA di
Bologna, che verrà analizzata allo scopo di ricostruire quantitativi e tipologie di rifiuti oggetto del traffico illecito.
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