Offerta di acquisto e scambio non ostile sul gruppo olandese. Ma i cinesi della Xinmao rilanciano.
Grandi manovre intorno a Draka, gruppo multinazionale che opera nello sviluppo, produzione e vendita di cavi e sistemi. Questa mattina l'italiana Prysmian ha annunciato l'intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) sulla capogruppo olandese per acquisirne il 100% del capitale, per un valore complessivo dell'operazione di quasi 1,3 miliardi di euro.
L’offerta italiana valuta ciascuna azione ordinaria Draka 17,20 euro, pagabili parte in contanti (8,60 euro per azione) e parte con azioni in ragione di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione ordinaria Draka. L’Offerta - spiegano i vertici della società milanese - incorpora un premio del 25% rispetto al prezzo di chiusura del 13 ottobre 2010 e del 37% rispetto alla media ponderata del prezzo per azione Draka nei 6 mesi precedenti.
Qualche ora più tardi è arrivata notizia che anche la cinese Tianjin Xinmao S&T Investment sarebbe intenzionata a scalare la società olandese lanciando un'offerta pubblica d'acquisto a un prezzo in contanti di 20,50 euro per azione.
Il progetto italiano, appoggiato dai vertici Draka (che si riservano comunque di valutare anche l'offerta cinese), punta a creare un colosso nel settore della produzione di cavi per l’energia e le telecomunicazioni, presente in una cinquantina di paesi, con oltre 90 stabilimenti, 20.000 addetti e un fatturato di 5,8 miliardi di euro (dati 2009). Le sinergie derivanti dalla fusione sono stimate in 100 milioni di euro entro tre anni.
A seguito del perfezionamento dell’offerta - se l'operazione andrà in porto - gli azionisti di Draka potranno detenere approssimativamente fino al 15% di Prysmian. Il gruppo italiano prevede di emettere circa 32 milioni di nuove azioni.
L'operazione ha ricevuto il supporto e l'unanime raccomandazione da parte del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza di Draka - si legge in una nota - E c'è anche l'impegno irrevocabile ad aderire all’offerta del maggior azionista di Draka, Flint, che detiene una partecipazione pari al 48,5%.
Impegno e accordi che, secondo contratto, potrebbero decadere in caso di un'offerta concorrente significativamente più alta, come per altro è quella cinese. Prysmian ha già fatto sapere che non è intenzionata a rilanciare sull'offerta di Tianjin Xinmao S&T Investment.
22 novembre 2010 16:13
Offerta di acquisto e scambio non ostile sul gruppo olandese. Ma i cinesi della Xinmao rilanciano.
Grandi manovre intorno a Draka, gruppo multinazionale che opera nello sviluppo, produzione e vendita di cavi e sistemi. Questa mattina l'italiana Prysmian ha annunciato l'intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) sulla capogruppo olandese per acquisirne il 100% del capitale, per un valore complessivo dell'operazione di quasi 1,3 miliardi di euro.
L’offerta italiana valuta ciascuna azione ordinaria Draka 17,20 euro, pagabili parte in contanti (8,60 euro per azione) e parte con azioni in ragione di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione ordinaria Draka. L’Offerta - spiegano i vertici della società milanese - incorpora un premio del 25% rispetto al prezzo di chiusura del 13 ottobre 2010 e del 37% rispetto alla media ponderata del prezzo per azione Draka nei 6 mesi precedenti.
Qualche ora più tardi è arrivata notizia che anche la cinese Tianjin Xinmao S&T Investment sarebbe intenzionata a scalare la società olandese lanciando un'offerta pubblica d'acquisto a un prezzo in contanti di 20,50 euro per azione.
Il progetto italiano, appoggiato dai vertici Draka (che si riservano comunque di valutare anche l'offerta cinese), punta a creare un colosso nel settore della produzione di cavi per l’energia e le telecomunicazioni, presente in una cinquantina di paesi, con oltre 90 stabilimenti, 20.000 addetti e un fatturato di 5,8 miliardi di euro (dati 2009). Le sinergie derivanti dalla fusione sono stimate in 100 milioni di euro entro tre anni.
A seguito del perfezionamento dell’offerta - se l'operazione andrà in porto - gli azionisti di Draka potranno detenere approssimativamente fino al 15% di Prysmian. Il gruppo italiano prevede di emettere circa 32 milioni di nuove azioni.
L'operazione ha ricevuto il supporto e l'unanime raccomandazione da parte del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza di Draka - si legge in una nota - E c'è anche l'impegno irrevocabile ad aderire all’offerta del maggior azionista di Draka, Flint, che detiene una partecipazione pari al 48,5%.
Impegno e accordi che, secondo contratto, potrebbero decadere in caso di un'offerta concorrente significativamente più alta, come per altro è quella cinese. Prysmian ha già fatto sapere che non è intenzionata a rilanciare sull'offerta di Tianjin Xinmao S&T Investment.
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