13 luglio 2011 - Nuova struttura per il produttore italiano di cavi dopo la fusione con Draka.
11 febbraio 2011 - La Commissione Europea autorizza l'acquisizione della società olandese.
22 novembre 2010 - Offerta di acquisto e scambio non ostile sul gruppo olandese. Ma i cinesi della Xinmao rilanciano. Grandi manovre intorno a Draka, gruppo multinazionale che opera nello sviluppo, produzione e vendita di cavi e sistemi. Questa mattina l'italiana Prysmian ha annunciato l'intenzione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) sulla capogruppo olandese per acquisirne il 100% del capitale, per un valore complessivo dell'operazione di quasi 1,3 miliardi di euro. L’offerta italiana valuta ciascuna azione ordinaria Draka 17,20 euro, pagabili parte in contanti (8,60 euro per azione) e parte con azioni in ragione di 0,6595 azioni Prysmian per ciascuna azione ordinaria Draka. L’Offerta - spiegano i vertici della società milanese - incorpora un premio del 25% rispetto al prezzo di chiusura del 13 ottobre 2010 e del 37% rispetto alla media ponderata del prezzo per azione Draka nei 6 mesi precedenti. Qualche ora più tardi è arrivata notizia che anche la cinese Tianjin Xinmao S&T Investment sarebbe intenzionata a scalare la società olandese lanciando un'offerta pubblica d'acquisto a un prezzo in contanti di 20,50 euro per azione. Il progetto italiano, appoggiato dai vertici Draka (che si riservano comunque di valutare anche l'offerta cinese), punta a creare un colosso nel settore della produzione di cavi per l’energia e le telecomunicazioni, presente in una cinquantina di paesi, con oltre 90 stabilimenti, 20.000 addetti e un fatturato di 5,8 miliardi di euro (dati 2009). Le sinergie derivanti dalla fusione sono stimate in 100 milioni di euro entro tre anni. A seguito del perfezionamento dell’offerta - se l'operazione andrà in porto - gli azionisti di Draka potranno detenere approssimativamente fino al 15% di Prysmian. Il gruppo italiano prevede di emettere circa 32 milioni di nuove azioni. L'operazione ha ricevuto il supporto e l'unanime raccomandazione da parte del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza di Draka - si legge in una nota - E c'è anche l'impegno irrevocabile ad aderire all’offerta del maggior azionista di Draka, Flint, che detiene una partecipazione pari al 48,5%. Impegno e accordi che, secondo contratto, potrebbero decadere in caso di un'offerta concorrente significativamente più alta, come per altro è quella cinese. Prysmian ha già fatto sapere che non è intenzionata a rilanciare sull'offerta di Tianjin Xinmao S&T Investment.
29 giugno 2009 - Trattative ancora in fase preliminare. Verso la nascita di un colosso da 7,9 miliardi di euro nei cavi e fibre ottiche. AGGIORNAMENTO (14.09.2009): Prismyan: sfuma fusione con Dakra La società olandese Draka e l'italiana Prismyan, entrambe specializzate nella produzione di cavi e fibre ottiche, hanno confermato di aver avviato le trattative per valutare una possibile alleanza strategica, che si potrebbe configurare - si legge in una nota - "come una fusione per incorporazione trans-frontaliera nella quale Prysmian assumerebbe il ruolo di società incorporante". Un'operazione che, se completata, porterebbe alla nascita del primo gruppo del settore a livello mondiale, con un fatturato aggregato di circa 7,9 miliardi di euro: 2,7 miliardi portati in dote da Draka, 5,14 miliardi da Prysmian. Prysmian ritiene che "un’eventuale combinazione sarà nell’interesse di tutti gli stakeholder, inclusi gli azionisti di entrambe le società, e sarà probabilmente basata principalmente sulle rispettive capitalizzazioni di mercato delle due società". Le trattative sono comunque ancora in fase preliminare: un'eventuale accordo sarà sottoposto al giudizio dei rispettivi Consigli di Amministrazione per l’approvazione "solo quando e se gli elementi principali della transazione saranno sufficientemente definiti". Sempre secondo la società italiana: "al momento non esiste alcuna certezza che una tale transazione sarà portata a termine". Leggi tutte le notizie su: Prysmian
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