Schede azienda
Basf

Primo adesivo compostabile per film

21 gennaio 2011 - BASF certifica al TuV l'adesivo Epotal Eco per la produzione di multristrato biodegradabili.

XPS fino a 105°C

19 gennaio 2011 - BASF lancia una versione HT per il polistirene espanso estruso Styrodur.

Fusione nelle stireniche tra Ineos e BASF

30 novembre 2010 - La nuova joint-venture paritetica si chiamerà Styrolution. EPS fuori dall'accordo. Il gruppo tedesco BASF e la britannica Ineos hanno siglato un memorandum d'intesa per fondere le rispettive attività nelle stireniche e dar vita a una joint-venture 50-50. La società che nascerà una volta ottenute le autorizzazioni, battezzata Styrolution, avrà sede a Francoforte e un giro d'affari di 5 miliardi di euro. Alla guida di Styrolution è stato chiamato Roberto Gualdoni, 54 anni, attuale responsabile delle attività stireniche in BASF. Christoph de la Camp, 47 anni, proveniente da Ineos Nova, sarà invece il CFO della nuova società. Entreranno a far parte della joint-venture paritetica le attività nello stirene monomero, polistirene, ABS, copolimeri SBC, oltre a SAN, ASA e MABS, ma non il polistirene espanso sinterizzato (EPS), che resterà in carico ai due partner. BASF manterrà in casa anche gli impianti per stirene monomero e polistirene necessari a produrre gli espansi e le attività cinesi (BASF-YPC Co. Ltd). Per quanto concerne gli aspetti operativi, come già annunciato, BASF effettuerà alla fine dell'anno lo scorporo della divisione stireniche, che dal 1° gennaio darà vita alla società Styrolution. Ineos acquisirà nel frattempo il 50% di Ineos Nova ancora in mano a Nova Chemicals e, successivamente, conferirà tutte le attività a Styrolux, acquisendo il 50% della società. In dettaglio, BASF conferirà nella joint-venture gli impianti presenti in Germania (Ludwigshafen e Schwarzheide), Belgio (Anversa), Corea (Ulsan), India (Dahej) e Messico (Altamira): nel complesso 1.460 addetti con un giro d'affari superiore a 3 miliardi di euro. Il contributo di Ineos concerne invece gli impianti ABS in Germania (Colonia), Spagna (Tarragona), India (Vadodara) e Thailandia (Map Ta Phut), oltre alle attività nello stirene e polistirene gestite direttamente o attraverso la JV Ineos Nova in Canada (Sarnia), Stati Uniti (Indian Orchard, Joliet, Decatur, Texas City e Bayport), Germania (Marl), Francia (Wingles) e Svezia (Trelleborg): in totale 2.200 addetti per un fatturato intorno a 2 miliardi di euro.  

Sedili auto metal-free

8 novembre 2010 - Innovazione per il settore automotive presentata al K'2010 da BASF e Faurecia. Lo stand BASF al K'2010 proponeva quest'anno, tra i molti esempi dell'uso di materie plastiche in diversi campi applicativi, anche un interessante prototipo di sedile auto interamente in plastica sviluppato insieme con la francese Faurecia, tra i principali produttori globali di componenti auto, e con la californiana Performance Materials Corporation. Si tratta di un'evoluzione del concept presentato alla fine dell'anno scorso al Motor Show di Los Angeles, progetto battezzato da Faurecia con il nome SusCo 1.5 (abbreviazione di “sustainable comfort”), che dovrebbe entrare in produzione, con volumi di serie, nell'arco dei prossimi quattro anni. Rispetto ai sedili auto tradizionali, che già vedono un'elevata incidenza di materiali polimerici, SusCo 1.5 abbandona la struttura metallica del “seat back”, sostituita da una scocca monopezzo realizzata mediante sovrastampaggio di poliammide - un grado speciale Ultramid sviluppato da BASF per questa applicazione - su un substrato di plastica rinforzata con fibre continue (CFRT di Performance Materials Corporation), che dona al manufatto la necessaria rigidità e resistenza meccanica. In questo modo i progettisti sono riusciti ad ottenere, rispetto al frame in metallo, un taglio del peso del 20% e una riduzione dello spessore dell'elemento di circa 30 mm. Grazie alla versatilità di design del materiale plastico è stato anche possibile ottimizzare forma e impiego degli espansi per le imbottiture, con ricadute positive sul comfort dei passeggeri. Nello sviluppo del progetto, BASF ha supportato Faurecia nelle analisi del comportamento all'impatto mettendo a disposizione il software di simulazione Ultrasim, aggiornato con i dati relativi alle materie plastiche rinforzate con fibra continua.

BASF scommette sui biopolimeri

11 ottobre 2010 - Fermata la produzione di additivi oxo, programmate nuove capacità Ecoflex. Incorporate con l'acquisizione di Ciba, le attività negli additivi oxo-degradabili per polietilene Envirocare sono state abbandonate dal gruppo tedesco nel luglio scorso. Per la produzione di film agricoli a uso pacciamatura, a cui questi prodotti erano in larga parte destinati, vengono proposte in alternativa le resine Ecoflex e Ecovio, biodegradabili e compostabili secondo gli standard europei EN 13432. BASF ha inoltre annunciato che, per rispondere alla crescente domanda di materiali sostenibili, entro fine anno entreranno in funzione a Ludwigshafen, in Germania, nuove capacità Ecoflex per circa 60mila tonnellate annue. "BASF ha optato per materiali che siano completamente biodegradabili e compostabili in conformità con le norme europee EN 13432 - conferma Jürgen Keck, responsabile biopolimeri presso il gruppo tedesco – Riteniamo queste norme importanti; le caratteristiche ambientali richieste ai materiali sono pienamente soddisfatte dai nostri prodotti". Le resine Ecoflex sono basate su copoliesteri alifatici-aromatici biodegradabili di origine petrolchimica sviluppati da BASF negli anni '90, mentre con il marchio Ecovio vengono proposti blend, anch'essi completamente biodegradabili, a base di Ecoflex e acido polilattico (PLA) ottenuto da risorse rinnovabili. Entrambi i polimeri possono essere utilizzati da soli o come modificanti di altre bioplastiche.

BASF scorpora le stireniche

7 ottobre 2010 - Stirene, polistirene e ABS confluiranno in Styrolution. L'EPS resta invece nel gruppo.Il gruppo tedesco BASF ha deciso di scorporare dal gruppo la divisione Styrenics dando vita a una società indipendente, battezzata Styrolution, operativa dal 1 gennaio 2011. Nella nuova società confluiranno stirene monomero, polistirene, ABS, copolimeri di stirene butadiene (SBC) e altri copolimeri a base stirenica, ma non le attività negli espansi (quali EPS e XPS) e gli impianti di stirene e polistirene necessari alla loro produzione, attivi nel sito di Ludwigshafen. In altre parole, BASF tiene in casa le specialità e separa le commodities. La creazione della nuova società potrebbe preludere ad una futura dismissione - anche se la società tedesca non accenna esplicitamente a questa ipotesi -, come per altro è avvenuto per le stireniche Dow, conferite a una società indipendente, Styron, poi ceduta alla società di private equity Bain Capital Partners. Secondo Martin Brudermüller, membro del comitato esecutivo di BASF, la creazione di Styrolution è una risposta alle sfide del mercato delle stireniche, caratterizzato da volatilità della domanda, elevata pressione sui margini e concorrenza molto intensa. Ma aggiunge: "restiamo comunque aperti ad altre opzioni strategiche". Styrolution potrà contare su impianti presenti in Germania, a Ludwigshafen e Schwarzheide, Belgio (Anversa), Corea del Sud (Ulsan), India (Dahej) e Messico (Altamira), dove sono occupati quasi 1.500 addetti. Filiali ad hoc saranno create anche in altri paesi, tra cui Italia, Stati Uniti e Cina.

Oltre l'EPS

28 settembre 2010 - BASF presenterà al K'2010 un nuovo espanso flessibile per applicazioni di packaging. Dopo aver inventato nei primi anni 50 il polistirene espanso sinterizzato (EPS) Styropor, e introdotto successivamente la versione rigida estrusa (XPS) Styrodur, l'EPS caricato grafite Neopor e la resina melamminica Basotect, BASF si appresta a lanciare sul mercato una nuova famiglia di espansi a base stirenica, battezzata E-por. Si tratta, stando alle prime anticipazioni (il nuovo materiale sarà presentato ufficialmente nel corso del K'2010) di un materiale innovativo sia sotto l'aspetto della formulazione che del processo produttivo. "I ricercatori BASF hanno smesso di considerare le schiume miscele statiche di polimeri e agenti espandenti, come nel caso degli interpolimeri - si legge in una nota -. Hanno invece sviluppato l'E-por come una formulazione complessa di ingredienti diversi che interagiscono sia tra di loro che con il pentano utilizzato come agente espandente". Sotto il profilo della trasformazione, invece, nulla cambierà rispetto all'attuale lavorazione del polistirene espanso, e lo stesso dovrebbe valere per quanto concerne il riciclo a fine vita dei manufatti. Come mostrerebbero le prime produzioni pilota, avviate da circa un anno. E-por promette invece interessanti novità sotto l'aspetto prestazionale: flessibile e per questo particolarmente resistente agli urti - anche ripetuti - e alla rottura, resistente ai solventi, con una superficie più liscia e un touch piacevole, il nuovo espanso si rivela adatto soprattutto per l'imballaggio di prodotti elettrici ed elettronici delicati e costosi, quali televisori al plasma, laptop, frigoriferi o lavatrici. Con l'obiettivo si riprendersi un mercato, quello dell'elettronica di qualità, che tende a privilegiare le poliolefine espanse.

La casa BASF gira l'Europa

21 aprile 2010 - Tour internazionale per la casa passiva mobile MESH. In Italia il 18 e il 20 maggio 2010. Aggiornamento (17.05.2009): cambiamento di programma per il tour italiano. La casa MESH sarà presentata il 18 maggio a Bologna presso i Giardini Margherita, mentre il 20 maggio sarà visibile a Bolzano. MESH, la casa mobile che BASF ha costruito per illustrare le possibilità offerte dai materiali avanzati nel raggiungimento di elevati standard di efficienza energetica, ha iniziato il tour europeo e sbarcherà in Italia il 18 maggio 2010 (Verona Bologna) e il 20 maggio (Bologna Bolzano). Nel suo giro farà tappa anche in Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Svizzera e Francia. La costruzione in legno, con superficie di 24 metri quadrati, presenta prodotti e soluzioni BASF per l'isolamento acustico, termico e per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. L'EPS caricato grafite Neopor è impiegato per l'isolamento esterno, insieme con pannelli in espanso Styrodur C, a base di polistirene estruso (XPS), utilizzati invece come isolante termico resistente alla compressione e idrorepellente sotto la piastra di fondazione, sul tetto a terrazza e attorno all'area perimetrale. Per l'abbattimento acustico vengono utilizzati elementi decorativi in schiuma melaminica Basotect, materiale che trova anche impiego, con funzioni termiche, per l'isolamento dei collettori solari prodotti dalla tedesca Viessmann. Per le finestre la scelta è caduta sui sistemi energeto di Aluplast, che utilizza un rinforzo interno in PBT Ultradur High Speed al posto del metallo; soluzione leggera che aumenta l'isolamento termico tagliando i ponti termici tra l'esterno e l'ambiente interno. La finitura del serramento è realizzata con un rivestimento di alluminio messo a punto dalla tedesca Hornschuch, contenente speciali pigmenti BASF, che riduce l'accumulo di calore creando superfici resistenti e dai colori brillanti. Infine, MESH sperimenta anche Isokorb XT di Schöck, con isolamento centrale in Neopor. Secondo il produttore, questo elemento isolante è il primo e l'unico per il collegamento di componenti isolanti portanti certificato come "Costruzione che previene la formazione di ponti termici" dal Passivhausinstitut di Darmstadt (Germania). Il progetto MESH è stato avviato all'inizio dallo scorso anno da BASF e da cinque partner tedeschi: r-m-p architects, Ludwig Häußler (porte e finestre), Nilan Deutschland (sistemi di costruzione), Lohr Element (casseri e pannelli per pavimenti) e inholz (strutture in legno).

Biodegradabili BASF più bio

13 novembre 2009 - Presentati nuovi gradi Ecovio FS per coating e film retraibile. La famiglia di materie plastiche biodegradabili Ecovio di BASF è stata ampliata con l'introduzione della nuova serie Ecovio FS, destinata a due applicazioni specifiche: rivestimento di carta (Ecovio FS Paper) e produzione di 'shrink film', pellicola retraibile per l'imballo dei prodotti (Ecovio FS Shrink Film). I due nuovi gradi, presentati ufficialmente all'ultimo congresso della European Bioplastics Association, sono attualmente in fase di test presso alcuni clienti. La disponibilità commerciale è prevista nel corso del primo trimestre del prossimo anno, ma per le aziende interessate sono già disponibili campioni dimostrativi. Alcune prove condotte dalla società mostrerebbero che la nuova serie Ecovio FS, con un maggior contenuto di materie prime rinnovabili, biodegrada più rapidamente rispetto ai tipi precedenti. Il materiale è costituito da un mix di poliesteri biodegradaibili (Ecoflex FS) e acido polilattico (PLA) ricavato da amido di mais. "I nuovi gradi contengono una percentuale di materiale di origine bio del 66% nel caso di Ecovio FS Shrink Film e del 75% per il grado Ecovio FS Paper", afferma Jürgen Keck, responsabile plastiche biodegradabili in BASF. Per quanto concerne i film per imballaggio, sono state ottimizzate le proprietà di 'shrinkage': in questo modo, la resistenza al carico di un film spesso 25 micron risulterebbe superiore a quella di un film tradizionale in polietilene da 50 micron.

Melammina per il solare

5 ottobre 2009 - La schiuma Basotect utilizzata per l'isolamento di collettori solari termici. Viessmann, produttore tedesco di apparecchi per il riscaldamento, utilizza la schiuma melamminica Basotect di BASF per isolare la parte posteriore e la cornice laterale dei collettori solari termici, pannelli sottili installati sul tetto che producono acqua calda per uso domestico e industriale. La resina melamminica è da tempo utilizzata per l'isolamento termoacustico nell'industria aerospaziale, grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e ritardo alla fiamma, ma sta trovando interessanti applicazioni anche in edilizia. Una delle più recenti riguarda l'isolamento acustico del Centro nazionale del nuoto di Pechino, inaugurato in occasione degli ultimi Giochi Olimpici. Nel caso dei collettori Viessmann, la resina melamminica è stata scelta anche per la sua durata e la resistenza alle alte temperature, oltre che per la possibilità di essere facilmente sagomata in forme complesse. Anche il basso rilascio di sostanze volatili (che potrebbero appannare il vetro del pannello riducendo la capacità di assorbimento dei raggi solari), ha contribuito alla sua adozione. Vedi anche: Isolamento e design in piscina

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