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VDMA

Europa, macchine avanti tutta

3 novembre 2010 - Quest'anno la produzione europea di macchine e impianti di trasformazione tornerà a crescere. Ma il 10-15% atteso non basta a ripianare il calo del 2009. Il K'2010, che si chiude oggi a Düsseldorf, potrebbe segnare, quanto meno idealmente, un punto di svolta per il settore della costruzione di macchine e impianti per la trasformazione di materie plastiche e gomma, che solo in Europa conta circa 3.700 imprese con 98mila addetti. Secondo le previsioni di Euromap, l'organizzazione che riunisce le principali associazioni europee del comparto, la domanda è in ripresa su tutti i mercati e ci si può ragionevolmente attendere per il 2010 un aumento della produzione nel vecchio continente intorno al +10-15%, andamento indicato nei giorni scorsi anche dalla tedesca VDMA (che proprio prima del K ha alzato la stima dal +10% al +15%). "Sono lieto di poter dire che che le speranze espresse un anno fa sul fatto che il K'2010 avrebbe segnato un ritorno ad un trend positivo per il comparto erano fondate", commenta il presidente di Euromap Bernhard Merki. Anche se siamo ancora lontani da un  recupero dei livelli pre-crisi: nel 2009 la costruzione di macchine nei paesi Euromap è infatti crollata del -24,5% a 13,2 miliardi di euro, dopo un 2008 da record (almeno fino a tutto il terzo trimestre). E se si considerano le sole macchine principali (come presse, estrusori, soffiatrici ecc.), la caduta è stata ancora più significativa: -30,2%, mentre le periferiche hanno subito una flessione del -27,7%, stampi e filiere del -10,4% e flessografiche del -10,2%. Per quanto concerne le esportazioni, nel 2009 sono calate del 29,5% a 8,8 miliardi di euro: la quota di export europea sul totale è scesa così dal 56,9% al 52,5%. Nel quarto trimestre dello scorso anno si è però assistito a un cambiamento di rotta, soprattutto grazie alla ripresa della domanda proveniente dai mercati asiatici (in testa India e Cina), dal Brasile e dal Messico. La produzione rappresentata da Euromap vale oggi circa il 45% dell'intera produzione mondiale di macchine e impianti per la lavorazione delle materie plastiche, ma questa quota è in declino: era infatti pari al 50,3% nel 2008. Se si considera la produzione globale, il 2009 è andato leggermente meglio rispetto al dato europeo: -22,8% contro - come abbiamo visto - il 24,5% di Euromap; divario giustificato dai sostegni all'economia e agli investimenti messi in campo dal governo cinese e di cui avrebbe beneficiato soprattutto l'industria nazionale. Il segno dei tempi è confermato da un altro dato: la produzione cinese, pari al 23,5% lo scorso anno (contro il 19,1% del 2008), ha superato quella tedesca (scesa dal 25,3% al 22,6%), mentre l'Italia si conferma al terzo posto, addirittura salendo dal 12% al 12,1%. In compenso, la crisi sembra incentivare la pirateria e l'industria del falso. Euromap ha condotto un'indagine tra i propri associati, rilevando che i danni per l'industria del settore sono cresciuti sensibilmente negli ultimi tre anni: "Stimiamo che i costruttori europei abbiano perso quasi 800 milioni di euro", spiega Luciano Anceschi, Vicepresidente di Euromap, che definisce questi numeri allarmanti. Quasi un'impresa del settore su 5 stima una perdita dovuta alla pirateria compresa tra il 10% e il 20% delle vendite, e una su dieci ritiene che i danni siano anche superiori. I paesi più a rischio, secondo i costruttori europei, sarebbero Cina, Turchia e India.

Fattore K

27 ottobre 2010 - Apre oggi i cancelli K'2010, la più importante rassegna internazionale dedicata all'industria delle plastiche e della gomma. In prima fila tedeschi e italiani, ma gli asiatici avanzano. Inizia oggi la lunga settimana del K'2010, che vedrà impegnate a Düsseldorf, in Germania, oltre 3.102 aziende espositrici, solo una dozzina in meno rispetto a tre anni fa (prima della grande crisi), duemila delle quali non tedesche; e tra queste ultime, le più numerose e agguerrite sono quelle italiane, oltre 400, ovvero una su cinque escludendo gli ospiti.Espositori e visitatori – erano 240mila tre anni fa, saranno sicuramente oltre 200mila quest'anno - aspettano dal K'2010 indicazioni, o quanto meno segnali univoci, sul futuro del settore, dopo un biennio di recessione, bassi livelli di domanda e redditività, scarse risorse da destinare agli investimenti, e sotto la costante minaccia della concorrenza asiatica. Che per altro si presenta alla fiera tedesca in massa: dopo gli italiani, i principali espositori esteri sono i cinesi (quasi 250 aziende) e taiwanesi (140), quindi saltando la Francia (126 espositori), si torna in Asia con gli indiani (120) che precedono gli statunitensi, presenti con 110 marchi. Sul fronte dei trend tecnologici, il tema dominante sembra confermarsi l'efficienza energetica e, più in generale, l'attenzione verso l'ambiente, che nel caso delle materie prime viene declinato con numerose proposte di stampo bio (plastiche biodegradabili e/o da risorse rinnovabili) e nei compound con quantità anche significative di polimero riciclato. Anche gli impianti si convertono al risparmio energetico, cercando di coniugare aspetti economici, ambientali con la necessaria attenzione verso la produttività. Fattori non sempre facili da armonizzare. Sulle aspettative dei costruttori europei di macchine e impianti per la trasformazione di plastiche e gomma, spicca l'ottimismo dei tedeschi, che proprio di recente hanno rivisto verso l'alto le stime di crescita per il 2010, portandole dal +11% al +15%. Non si capisce bene se frutto di un'analisi razionale – come afferma la VDMA - o di un auspicio benaugurante in vista dell'apertura della fiera. In ogni caso, l'ottimismo può avere effetti positivi sulla ripresa, sbloccando gli investimenti, e tanto basta per essere ottimisti.Segnali incoraggianti arrivano anche dall'Italia. L'ultima indagine congiunturale condotta da Assocomaplast tra i propri associati indica un'evoluzione positiva soprattutto per gli ordinativi provenienti dall'estero, sia dall'Europa (+31% a settembre), sia dal Sud America (+24%, con il Brasile che fa da locomotiva), mentre il mercato italiano incomincia a rallentare, dopo il positivo effetto di traino giocato dalla Tremonti-Ter (non rifinanziata dal Governo). Positivo anche il riscontro dei costruttori italiani sulle vendite nella seconda parte dell'anno, stimate in crescita rispetto ai primi sei mesi dal 45% del campione intervistato.  

VDMA vede il 2010 in rosa

22 ottobre 2010 - A pochi giorni dall'apertura del K2010, riviste verso l'alto le previsioni sulle vendite di macchine e impianti per plastiche e gomma. I costruttori tedeschi di macchine, impianti e stampi per la trasformazione di plastica e gomma, riuniti nella VDMA, si apprestano a sbarcare a Düsseldorf per il K'2010 con una buona dote di ottimismo, tanto da rivedere al rialzo le stime sulla crescita delle vendite per il 2010, portata dal +11% al +15%. "La ripresa del comparto e dei settori a valle è partita prima ed è stata più sostenuta di quanto avevamo previsto in primavera - spiega Ulrich Reifenhäuser, Presidente VDMA - Questa è un'ottima premessa per la fiera che si terrà a Düsseldorf: l'umore che si respirerà tra gli stand dei costruttori di macchine sarà all'insegna dell'ottimismo". La ripresa iniziata alla fine dello scorso anno è continuata anche nel 2010 a ritmo sostenuto, afferma il direttore generale dell'Associazione tedesca, Thorsten Kühmann. Tra gennaio e agosto, gli ordinativi per l'industria tedesca del settore sono aumentati del +77%: quelli provenienti dal mercato interno sono cresciuti del 55% e quelli dall'estero addirittura dell'87%, rispetto allo stesso periodo del 2009. Gli ordini dall'estero arrivano soprattutto dai mercati asiatici, Cina e India in testa, ma anche da alcuni mercati dell'America Latina. Sulla base di queste informazioni, VDMA stima una crescita delle vendite del +10% nel corso del 2011.

In Germania ripartono gli ordinativi

6 settembre 2010 - Nei primi sei mesi dell'anno, gli ordini di macchine e impianti di trasformazione sono cresciuti dell'85% (+117% dall'estero). Gli ultimi dati diffusi da VDMA, associazione tedesca dei costruttori di macchine e impianti industriali, confermano i segnali di ripresa per il comparto gomma-plastica, che nei primi sei mesi dell'anno ha visto crescere gli ordini dell'85% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Scomponendo il dato, si evidenzia una dinamica particolarmente positiva per gli ordini dall'estero, cresciuti nel semestre del +117%, a fronte di un +26% messo a segno sul mercato interno e del +56% nell'eurozona. Nel complesso, il portafoglio ordini medio è salito a 6,3 mesi contro i 4 mesi di un anno fa. Il buon andamento degli ordini compensa il deludente andamento delle vendite, che tra gennaio e giugno sono risultate sotto di tre punti percentuali rispetto ai valori dello scorso anno. Secondo l'associazione tedesca ciò è dovuto al buon andamento delle consegne sul mercato interno nel corso del 2009. Ciò spiegherebbe la caduta del 23% delle vendite sul mercato tedesco nei primi sei mesi di quest'anno, a fronte di aumenti del +7% all'estero e del +4% nei paesi dell'eurozona. Per l'intero 2010, VDMA stima comunque un incremento globale del giro d'affari intorno al +11%. Il clima di ottimismo dovrebbe estendersi anche alla seconda parte dell'anno, con una verifica intermedia in occasione del K2010, la principale manifestazione europea per l'industria delle materie plastiche, in programma dal 27 ottobre al 3 novembre a Düsseldorf. “I costruttori tedeschi cercheranno in Fiera la conferma che i tassi di crescita degli ultimi mesi non sono semplicemente il rimbalzo di una domanda a lungo compressa, ma riflettono una stabile ripresa dei volumi", ha commentato Ulrich Reifenhäuser, presidente del raggruppamento macchine e impianti per gomma e plastica in VDMA.

Plastiche tedesche federate

23 settembre 2009 - Nasce WVK, federazione dell'industria tedesca delle materie plastiche. E' stata presentata ufficialmente a Francoforte la nuova Federazione tedesca dell'industria delle materie plastiche, Wirtschaftsvereinigung Kunststoff (WVK), che vede coinvolti i principali attori della filiera: produttori di materie prime (PlasticsEurope Deutschland), trasformatori (GKV), riciclatori (BKV) e costruttori di macchine e impianti (VDMA). La missione della federazione è di formare un fronte comune a difesa dell'intero comparto, uno dei più importanti dell'economia tedesca, con quasi il 6% del PIL, oltre 84 miliardi di euro di fatturato, 3.700 aziende e circa 400.000 occupati. Alla guida di WVK è stato eletto Reinhard Proske, già Presidente della GKV (Gesamtverbandes Kunststoffverarbeitende Industrie) e chairman dell'azienda Circle Smart Card, attiva nella produzione di componenti elettronici.

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