23 ottobre 2018 07:58
É in agenda domani 24 ottobre a Strasburgo, in sessione plenaria, il voto del Parlamento europeo sulla relazione della Commissione Ambiente che riguarda la proposta della Commissione europea di una direttiva in tema di riduzione di alcuni articoli monouso in plastica ('Reduction of the impact of certain plastic products on the environment’).
Il testo rivisto dalla Commissione Ambiente allarga il perimetro dei prodotti che verranno messi al bando a partire dal 2021: oltre a bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, nella lista presentata agli europarlamentari sono stati aggiunti anche i sacchetti ultraleggeri (salvo la necessità per ragioni di igiene), gli articoli in plastica oxodegradabile e i contenitori (tazze e vaschette) in polistirene espanso per consumo immediato (fast-food) o asporto (take-away) di alimenti senza ulteriori preparazioni.
Ai paesi membri viene anche chiesto di ridurre, entro il 2025, il consumo di altri articoli monouso per i quali oggi non esistono alternative valide, come confezioni per hamburger, sandwich, frutta e verdura, dolci e gelati. Ai singoli governi toccherà anche il compito di incoraggiare l’impiego di prodotti riutilizzabili più volte, multiuso e riciclabili.
Sotto tiro anche anche le bottiglie di plastica, che - secondo la proposta - dovranno essere raccolte in modo differenziato e riciclate per almeno il 90% entro 2025. I contenitori per bevande, inoltre, dovranno essere prodotti con plastiche riciclate per almeno il 35% del loro peso, a partire dal 2025 ed essere riciclabili.
Limiti sono previsti anche per mozziconi di sigarette e reti da pesca abbandonate. Nel primo caso anderebbero ridotti del 50% entro il 2025 e dell’80% entro il 2030. Gli Stati membri dovrebbero garantire, entro il 2030, la raccolta di almeno il 50% degli attrezzi da pesca persi o abbandonati contenenti plastica, con un obiettivo di riciclo di almeno il 15% entro il 2025. Per mozziconi e reti da pesca verrà inoltre applicata la responsabilità estesa dei produttori, che dovranno accollarsi i costi per la raccolta, il trasporto e il trattamento di questi rifiuti.
Dopo il voto, il testo tornerà all’esame della Commissione europea e del Consiglio.
Per informazioni sulla proposta e sui lavori: Parlamento europeo
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