11 giugno 2019 08:46
Il 2018 è stato un buon anno per l’industria italiana del packaging, secondo i dati diffusi ieri dall'Istituto Italiano Imballaggio nel corso dell’incontro “Economic Packaging Conference - Il mercato che sarà. Previsioni 2019-2020” organizzato in collaborazione con Conai.
Il fatturato del settore ha superato l’anno scorso i 33,4 miliardi di euro, con una crescita pari al +2,6% rispetto al 2017 (32,4 miliardi), mentre in volume la progressione è stata lievemente inferiore (+2,4%), portando la produzione di imballaggi vuoti in Italia a superare le 16,7 milioni di tonnellate. Effetto anche del progressivo alleggerimento delle confezioni e della riduzione dell'overpackaging.
Nel 2018 è stata la domanda interna a guidare la crescita della produzione, con un aumento del +2,6% e sono cresciute anche le importazioni (+1,9%), mentre non hanno brillato, rispetto agli scorsi anni, le esportazioni (+0,8%).
Tra i diversi materiali utilizzati nel packaging, la maggiore crescita è stata registrata dal legno con un +4,5%, grazie soprattutto alla crescita dei pallet e degli imballaggi industriali, seguito dal vetro (+2,9%) e dagli imballaggi flessibili da converter (+2,5%), che continuano a mostrare una crescita interessante anno dopo anno. Meno dinamica, invece, la crescita degli imballaggi in carta e cartone (+2%), in plastica (+1,1%) e di quelli in acciaio e alluminio, che incrementano la loro produzione dello 0,5%.
Per quanto concerne le attese per l’anno in corso, è prevista una stabilizzazione del trend di crescita: la produzione dovrebbe infatti aumentare di solo mezzo punto percentuale, per poi riprendere nuovamente velocità negli anni successivi, con la stima di un incremento del +1,4% nel 2020 e del +1,9% nel biennio ’21-’22.
“L’industria italiana dell’imballaggio si dimostra un settore dinamico e in continua crescita - ha dichiarato la Presidente dell'Istituto Italiano Imballaggio, Anna Paola Cavanna (nella foto) -. Particolarmente interessante è il saldo della bilancia commerciale, in attivo di oltre 2 miliardi di euro. Ciò significa che la nostra industria, per quanto legata alla produzione manifatturiera, è molto apprezzata anche al di fuori dei confini nazionali, con la produzione di imballaggi innovativi, sostenibili, e che garantiscono un elevato grado di sicurezza del prodotto contenuto. Continueremo a sensibilizzare i nostri associati su questi temi in modo da mantenere e incrementare il vantaggio competitivo del settore in futuro”.
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