22 febbraio 2022 13:31
Il produttore svizzero di contenitori in poliaccoppiato Tetra Pak ha investito negli ultimi quattro mesi, insieme a partner industriali, 11,5 milioni di euro nell'ambito di progetti di riciclo in Turchia, Ucraina, Arabia Saudita e Australia con l'obiettivo di avviare a recupero 45mila tonnellate di imballaggi post-consumo. Portati a termine in collaborazione con riciclatori e operatori industriali locali, gli interventi spaziano dalla costruzione di nuovi impianti all'ampliamento di asset esistenti, anche attraverso forme di partenariato pubblico/privato.
In Turchia, la collaborazione a lungo termine con Kahramanmara Paper ha portato a inaugurare, a fine 2021, un impianto per il riciclaggio completo di cartoni per bevande, il primo del paese (foto a destra). Con un investimento congiunto pari a circa 4 milioni di euro, il nuovo centro è in grado di recuperare tutti i componenti dei contenitori Tetra Pak (cartone, alluminio e plastica), con una capacità pari a 18.000 tonnellate annue. Le fibre riciclate vengono reimpiegate nel processo di produzione della carta, mentre la restante frazione PolyAl (polietilene e alluminio, foto di apertura), in forma di granulo, trova nuova vita nella produzione di casse industriali, tubi di irrigazione, contenitori e pallet.
In Arabia Saudita, il gruppo elvetico ha partecipato al progetto RIYcycle insieme con Obeikan Paper Industries (OPI) e Saudi Top Plastic Factory (STP). L'investimento, pari a 3 milioni di dollari, è servito alla costruzione di un nuovo impianto destinato al recupero dei materiali dei contenitori Tetra Pak utilizzati in Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti. La linea per il riciclo del cartone ha una capacità pari a 8.000 tonnellate annue, mentre quella per la frazione PolyAl si attesta intorno alle 4mila tonnellate annue (foto a sinistra).
Il progetto ucraino, portato avanti in collaborazione con Zmievskaya Paper Factory, ha comportato un investimento di oltre 1,5 milioni di euro per arrivare al riciclo completo dei contenitori, triplicando la quantità di granuli PolyAl prodotti nel sito, ovvero 4.000 tonnellate l'anno provenienti dal trattamento di 15.000 tonnellate di imballaggi per bevande in poliaccoppiato.
Infine, in Australia, l'intervento è in forma di partenariato pubblico/privato, con l'obiettivo di riutilizzare i materiali provenienti dal recupero di Tetra Pak nella produzione di pannelli da costruzione, alternativi a quelli in compensato, truciolare e cartongesso. Finanziato con 1,7 milioni di dollari dal Recycling Modernization Fund del governo australiano e dal programma Waste Less, Recycle More delle autorità del New South Wales, il progetto porterà al riciclo di 4.000 tonnellate annue di contenitori, con un investimento stimato in 5 milioni di dollari.
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