15 giugno 2023 18:26
Intervenendo al convegno Assorimap sul riciclo di materie plastiche in Italia, nel corso del quale è stato presentato il report 2022 del settore (leggi articolo), il Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi (conosciuto anche per il decreto ambientale che porta il suo nome), ha preso posizione contro l'ipotesi di introdurre obbligatoriamente il deposito su cauzione per le bottiglie in plastica, come previsto nella proposta di Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggi.
Ronchi ha infatti sottolineato come in Italia venga già oggi raccolto e recuperato il 96,3% dei rifiuti da imballaggio in plastica immessi al consumo (fonte Conai), grazie al sistema basato sui consorzi e sul CAC (Contributo ambientale Conai).
"É chiaro che non abbiamo problemi di dispersione in ambiente dei rifiuti di imballaggio in plastica - ha affermato -. Questo è un indicatore di eccellenza del sistema di raccolta".
Ronchi ha ricordato che, con il vecchio sistema di calcolo delle quantità avviate a riciclo, oggi saremmo al 55,6%, oltre il target del 50% previsto al 2025, anche se con il nuovo approccio proposto dalla UE, che misura i volumi effettivamente riciclati, questa percentuale scende al 47,5%. Occorre quindi chudere questo divario nei prossimi due anni.
Ronchi ha quindi sostenuto - sulla scorta di uno studio europeo JRC - l'utilizzo del riciclo chimico come integrazione (e non sostituzione) di quello meccanico, per togliere da discarica e termovalorizzazione i rifiuti che non possono essere rigenerati per via meccanica o gli scarti dei processi di riciclo.
Aprendo il convegno, il presidente di Assorimap, Walter Regis (nella foto), aveva perorato il ruolo e l'impegno delle aziende italiane del riciclo, che hanno investito in questi anni per adeguare le infastrutture, contribuendo ai risultati ambientali ragguinti dal nostro paese e che per questo meritano rispetto. "Dobbiamo continuare a investire, come stanno facendo i nostri competitor europei - ha concluso il suo intervento -. Bisogna crescere per contrastare la concorrenza asiatica, che ci sta mettendo a dura prova dopo il covid e il caro energia", definendo paradossale la contrazione del 1,5% della produzione di riciclato registrata l'anno scorso (leggi articolo).
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