19 settembre 2023 11:20
Tutti i cinque stabilimenti italiani di Electrolux Group, dove si producono elettrodomestici, hanno ottenuto la certificazione ‘Zero Waste to Landfill’, programma lanciato a livello mondiale dal gruppo nel 2018. Ovvero riciclano e recuperano oltre il 99% dei rifiuti prodotti internamente, evitando il conferimento in discarica.
In questo modo, afferma la multinazionale svedese, ogni anno vengono recuperate 19.800 tonnellate di rifiuti, con un risparmio stimato in 56.000 tonnellate di CO2 equivalente, al netto di quanto convertito in energia (2% circa), grazie a progetti su larga scala e piccole best practice.
Il risultato è stato ottenuto - spiega la società - implementando processi specifici e un efficace sistema di gestione, che ha consentito di recuperare oltre 15.000 tonnellate di scarti di metallo, legno, carta e cartone, che rientreranno così in un nuovo processo produttivo.
I siti di Forlì e Cerreto d’Esi si sono distinti per aver riciclato nel 2022 quasi 90 tonnellate di vetro temperato, mentre quello di Susegana ha recuperato circa 5 tonnellate di sfridi di schiume poliuretaniche, triturate e rigenerate prima di essere riutilizzate nella produzione di pannelli isolanti o soluzioni d’arredo.
Nello stabilmento di Porcia è stata potenziata la raccolta differenziata, già avviata da tempo, mentre a Solaro è stato avviato un progetto di raccolta e riciclo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) come scarpe e abbigliamento da lavoro; i materiali vengono riutilizzati nella produzione, ad esempio, di isolanti termici e acustici, oppure per la pavimentazione delle piste di atletica o di area giochi.
La certificazione prevede che meno dell'1% dei rifiuti prodotti in ogni stabilimento possa essere conferito in discarica o incenerito senza recupero energetico. Electrolux Group ha volontariamente alzato l’asticella, stabilendo che i propri siti produttivi limitino sotto al 3% i rifiuti che possono essere convertiti in energia, privilegiando i progetti di riciclo e di riuso.
L’Italia è il primo paese in Europa ad essere Zero Waste to Landfill, con la certificazione di tutti gli stabilimenti da parte di Intertek, ente esterno e indipendente.
L'impianto di lavastoviglie di Solaro, alle porte di Milano, è stato uno dei primi siti pilota ed il primo in Europa ad essere stato certificato da un ente esterno nel 2019. Negli anni successivi la certificazione è stata ottenuta anche dalle fabbriche di lavatrici e lavasciuga di Porcia (PN), di frigo-congelatori di Susegana (TV), di forni e piani cottura di Forlì (FC) e recentemente dal sito di cappe per cucina di Cerreto d’Esi (AN).
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