18 ottobre 2023 08:45
A rischio di una doppia imposizione di sugar e plastics tax - per ora solo rinviata (leggi articolo) -, i produttori di bevande analcoliche chiedono la cancellazione definitiva dei due balzelli.
Si fa portavoce della richiesta Luca Busi (nella foto), Amministratore delegato di Sibeg Coca-Cola, azienda siciliana che dal 1960 produce, imbottiglia, sviluppa e distribuisce nell’Isola in esclusiva le bevande di Coca-Cola Company.
"Siamo al sesto rinvio - afferma Busi -. Un nodo che ancora non è stato sciolto e che ogni anno, puntualmente, disallinea i nostri piani di sviluppo incombendo come una minaccia sul futuro".
"Queste tasse ormai da troppo tempo tengono in ostaggio imprenditori e lavoratori, rallentando la programmazione e destando forte preoccupazione", rincara la dose.
Non esulta, quindi, alla notizia che le due imposte non entreranno in vigore il 1° gennaio 2024, ma sette mesi più tardi - salvo ulteriori proroghe - come annunciato dal Governo nella presentazione della Legge di bilancio. "Basta con le proroghe, che non fanno altro che prolungare un attesa che si protrae ormai dal 2019".
Busi prova a valutare gli effetti delle due imposte su Sibeg e, di riflesso, sui consumatori e sul territorio: "Se sugar e plastic tax dovessero entrare in vigore a luglio del 2024, saremmo costretti ad aumentare del 25% i prezzi al consumo su bevande vegetali, succhi, the e bibite analcoliche, proprio nei mesi di alta stagione". il manager teme un inevitabile calo di vendite del 30%, con importanti ricadute sul fatturato e con 151 posti di lavoro a rischio, considerando inoltre che l'azienda siciliana genera 36 milioni di euro di reddito sul territorio.
"Dopo questo trimestre anti-inflazione avremmo uno scenario inverosimile e inaffrontabile, che è necessario scongiurare per preservare da un lato gli investimenti, dall’altro una contrazione degli acquisti di materie prime. Chiediamo ancora una volta – conclude Busi - un intervento urgente per cancellare le due imposte, come ha ribadito Assobibe, l'associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia". "Una promessa a sostegno delle imprese arrivata da più parti, ma rimasta sempre sulla carta".
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