10 novembre 2023 08:49
Il nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio, in fase di elaborazione a Bruxelles, potrebbe incidere su oltre il 30% del PIL del nostro paese, con conseguenze sull’intera economia, sull’occupazione e sulla sicurezza dei consumatori. Mette inoltre in discussione il riciclo dove l’Italia è leader e non tiene conto di soluzioni più sostenibili come le bioplastiche totalmente biodegradabili.
É questo l'allarme contenuto in una lettera congiunta sottoscritta da Confindustria, Confcooperative, Confcommercio, Confartigianato, Federdistribuzione, inviata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei giorni scorsi; posizione ribadita durante un incontro tenutosi ieri al Parlamento europeo con la Rappresentanza permanente del nostro Governo presso l'Unione europea.
Il contenuto dell'appello è condiviso anche da Assobioplastiche, che rappresenta la filiera italiana delle plastiche compostabili.
Il danno - si legge nella missiva - non sarebbe limitato alle sole aziende degli imballaggi, ma riguarderebbe a ritroso filiere fondamentali per il nostro Paese quali l’intero settore agroalimentare, dalla produzione, alla trasformazione e distribuzione, mettendo a rischio decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Secondo i firmatari, la proposta impatterebbe anche su un settore come quello delle bioplastiche compostabili e totalmente biodegradabili introducendo una serie di limitazioni d’uso, limitando di fatto l’innovazione negli imballaggi e non permettendo il ritorno degli ingenti investimenti fatti nell'innovazione e nelle bioraffinerie.
“Il rischio concreto – commenta Rosario Rago, componente di Giunta di Confagricoltura - è che vengano danneggiate intere filiere strategiche del made in Italy, con conseguenze incalcolabili sulla sicurezza degli approvvigionamenti e sulle catene di distribuzione nazionali, a loro volta fortemente integrate su scala europea".
"A subire i danni peggiori - aggiunge - sarebbero le imprese della filiera alimentare, cuore dell’economia nazionale e settore trainante dell’export, poiché gli imballaggi alimentari in generale, inclusi quelli monouso, fra i più direttamente colpiti, sono strategici per la protezione e la conservazione degli alimenti, l’informazione sulla tracciabilità e l’igiene del prodotto. Senza contare il rischio della possibile perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro”.
Il Regolamento imballaggi è stato recentemente emendato dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo (leggi articolo) e in questa formulazione sara votato durante la sessione plenaria in programma da dal 20 al 23 novembre, pur con possibilità di emendamento. Il testo che uscirà dal voto sarà poi discusso nel Trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento UE (leggi articolo).
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