In attesa che il
trilogo formuli la sua proposta di mediazione in merito al
Regolamento su
imballaggi e
rifiuti da imballaggio - la riunione conclusiva si terrà il prossimo
4 marzo - cresce la pressione delle associazione europee che rappresentano i settori più colpiti dal provvedimento.
ProFood (Unionplast) ha inviato ai parlamentari europei un position paper elaborato insieme a rappresentanti della filiera dei
prodotti freschi e dell'
imballaggio alimentare, dove vengono espresse preoccupazioni in merito all'approccio seguito dal Consiglio UE (
leggi articolo), che ha rimesso in
discussione il testo approvato dal
Parlamento europeo, ritenuto un "buon compromesso" (
leggi articolo).
In particolare, i firmatari contestano la violazione del principio di
trattamento equo e la mancanza di una
valutazione d'impatto adeguata, sottolineando che il divieto sull'imballaggio
monouso in plastica per
frutta e
verdura potrebbe aumentare gli
sprechi alimentari e non tiene conto dell'effetto ambientale complessivo.
Viene chiesto alle parti impegnate nel trilogo di considerare "l’impatto sullo spreco alimentare e sulla
sicurezza dei consumatori, evitando
restrizioni arbitrarie che avrebbero un impatto devastante sull’agricoltura, sulla trasformazione alimentare, sulla disponibilità alimentare, sull’industria dell’imballaggio e sulla distribuzione, non apportando alcun beneficio dimostrabile all’ambiente".
Nel documento viene anche criticata la
reintroduzione, da parte del Consiglio, delle
restrizioni sugli imballaggi monouso per
frutta e
verdura e per il settore
horeca, che violerebbero il principio di parità di trattamento in assenza di motivazioni scientifiche, nonché la possibilità di mantenere in vigore le
restrizioni nazionali esistenti, con il conseguente rischio di una frammentazione del mercato interno.
Un'altra critica riguarda la
valutazione d'impatto preliminare, considerata carente e inadeguata, come viene illustrato in dettaglio nel position paper, scaricabile in allegato.
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