28 febbraio 2024 08:50

La federazione europea della filiera del riciclo EuRIC esprime dubbi e timori sulla qualità delle plastiche riciclate che potrebbero giungere in Europa dopo l'entrata in vigore del nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio. Oltre ai volumi, che potrebbero mettere a dura prova la locale industria del riciclo.

Secondo l'associazione, le plastiche riciclate importate in gran parte dall'Asia vengono trattate in condizioni che non soddisfano gli standard UE, non provengono da rifiuti plastici generati in Europa e, nei paesi di origine, non sono stati implementati analoghi target di circolarità.
Di conseguenza - sostiene EuRIC -, le aziende europee del riciclo della plastica, nonostante abbiano investito centinaia di milioni di euro per adeguarsi agli obiettivi di circolarità della UE, sono ora costrette a operare al di sotto della loro capacità produttiva, senza che si intravvedano segnali di ripresa per quanto riguarda i prezzi dei materiali riciclati.

I riciclatori europei chiedono, quindi, che gli obiettivi minimi di contenuto riciclato negli imballaggi di plastica immessi sul mercato UE vengano raggiunti utilizzando i rifiuti post-consumo raccolti all’interno dell’UE.
Se ciò non fosse possibile, chiedono che le importazioni siano sottoposte a un adeguato sistema di tracciabilità, per garantire che provengano effettivamente da riciclo e soddisfino condizioni minime in termini di ambiente, salute e sicurezza.

"Lasciare i riciclatori europei senza protezione contro l’aumento delle importazioni di plastica da paesi che spesso godono di costi energetici molto più bassi e rispettano regole meno stringenti, non solo danneggia l’ambiente, ma infligge anche un duro colpo agli investimenti nel settore greentech europeo", conclude EuRIC.

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