Manca poco meno di un mese all'apertura dei cancelli di Chinaplas, diventata ormai il principale evento internazionale dedicato al grande settore delle materie plastiche, gomme e compositi.

A dirlo sono i freddi numeri della manifestazione, tornata a Shanghai dopo sei anni (sede che si alterna con Shenzhen nell'ospitare la fiera): la superficie espositiva totale quest'anno coprirà 380.0000 metri quadrati (+12% rispetto al 2018), dove troveranno posto 4.420 espositori (+12%), mentre i visitatori attesi sono 270.000, contro i 180.000 di sei anni fa. Oltre 3.800 i macchinari esposti e 17 le aree tematiche presenti quest'anno.

Numeri che poco si accordano con i soli quattro giorni di durata della manifestazione, ma - come hanno spiegato gli organizzatori in una conferenza stampa tenutasi oggi - il quartiere espositivo è affollato di manifestazioni, soprattutto in primavera.

Chinaplas, del resto, è la fiera di riferimento per la regione Asean, che in questi anni mostra una crescita del prodotto interno lordo non comparabile con quello delle economie più mature, sebbene non sia più ai livelli stratosferici di qualche anno fa. Viaggiamo intorno al +5% annuo.
E lo stesso vale per le plastiche, non ancora toccate da polemiche ambientali e restrizioni. Per restare al paese ospitante, l'anno scorso la produzione di materie plastiche è cresciuta del +3% a quasi 75 milioni di tonnellate. E, a valle della plastica, il settore automotive ha visto crescere la produzione del +11,6% a oltre 30 milioni di veicoli, 10 milioni dei quali ad alimentazione alternativa (+30%).

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